Il cinema d’autore ai tempi del virus
La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario: parole di Albert Einstein. Se questo è lo stato delle cose e l’emergenza coronavirus riduce anche in prospettiva l’agenda della normalità, non si può che adattarsi, in attesa di tempi migliori. In breve, il Filmfestival del Garda resiste, non rinuncia alla sua XIII edizione (29 maggio – 2 giugno), trae dalla forma liquida la sua forza e in questa età di passo si ridimensiona alla modalità online.
«Il programma era già stato completato — ci dice la direttrice Veronica Maffizzoli — poi è successo quel che è successo. Teniamo duro, l’importante è sopravvivere».
Come? Seguendo la strategia di mantenimento di altri festival e realtà dello spettacolo: attraverso dirette Facebook e video su YouTube e Vimeo, saranno fruibili differenti contenuti come film, interviste, incontri live con autori, critici cinematografici, musica e laboratori dedicati ai più piccoli. L’uso di queste piattaforme consentirà l’interazione con il pubblico.
Il calendario verrà reso noto il 15 maggio, per ora solo qualche anticipazione. L’immagine ufficiale di questa edizione, l’affiche, è dedicata alla Divina Greta Garbo, l’attrice emblema della Bellezza, che scegliendo di scomparire dallo schermo, ha sfidato l’eternità del suo mito. L’illustrazione è firmata dall’art director Francesco Poroli. L’omaggio al cineasta gardesano celebra quest’anno Stefano Cipani, il regista salodiano che con Mio fratello rincorre i dinosauri, tratto dal bestseller di Giacomo Mazzariol e interpretato da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese, ha vinto solo qualche giorno fa agli European Film Awards il premio Efa young audience award 2020 assegnatogli da una giuria composta da oltre 2 mila giovani appassionati di cinema provenienti da 32 diversi paesi di tutta Europa e sempre in ambito territoriale spazio anche per Elia Moutamid, regista italo-marocchino più bresciano dei nativi con certificazione araldica (già premiato in passato per il suo Talien) che porta la spassosa webserie Arabiscus, pillole ironiche sui pregiudizi occidentali nei confronti dell’Islam (quella ambientata in chiesa che lo vede nei panni di un presunto col. Ghebbaffi faccia a faccia con don Fabio Corazzina, tipo Sfida all’O.K. Corral, è da encomio solenne).
E ancora, un corto di Francesco Clerici sull’emergenza Covid, un film che arriva dal Trieste film festival, a riprova di una solida collaborazione, un libro sulla Garbo scritto da Italo Moscati (edizioni Lindau) di cui si parlerà in diretta sul web alla presenza dell’autore affiancato da Aldo Dalla Vecchia (suo l’ultimo libro sugli 80 anni di Mina). L’edizione online non spaventa Veronica Maffizzoli: «Recentemente abbiamo messo sul nostro sito il documentario Vorrei dire ai giovani… sulla figura della partigiana Gina Borellini e abbiamo avuto in una giornata 600 visualizzazioni. Vuol dire che un pubblico c’è anche in rete. Questo è quanto, nel frattempo confidiamo in un programma a lungo termine fino alla fine del 2020, nella prospettiva di poterci nuovamente incontrare davanti al grande schermo con altre iniziative».