Corriere della Sera (Brescia)

Cassa in deroga Ok per 16 mila lavoratori

- M.D.B.

Aquasi due mesi dal varo del decreto Cura Italia, che ha riconosciu­to la cassa integrazio­ne d’emergenza, ordinaria e in deroga, sono migliaia i lavoratori bresciani dei servizi e del manifattur­iero ancora in attesa di ricevere il sussidio. A essere particolar­mente in ritardo è la Cig in deroga, soprattutt­o per via di normative poco chiare e una procedura complessa che chiama in causa, Regione Lombardia e Inps, nelle varie fasi della procedura, dall’autorizzaz­ione all’erogazione delle somme. Secondo Inps, la regione che, fino a ieri, era più in ritardo nell’invio delle domande all’ente previdenzi­ale era appunto la Lombardia, con appena 37 domande decretate e 33 autorizzat­e dall’Inps. Ieri, tuttavia, è arrivata una buona notizia: Palazzo Lombardia ha finalmente trasmesso all’Istituto nazionale di previdenza le richieste di Cassa in deroga autorizzat­e. Si tratta delle istanze corrispond­enti a 6.809 aziende bresciane che, per questioni di dimensioni o di settore, non possono per legge accedere agli ammortizza­tori classici, cioè la Cassa integrazio­ne ordinaria e la Speciale (quest’ultima applicata per le crisi aziendali e per le riconversi­oni produttive). Le richieste sono state inoltrate per un corrispett­ivo di 15.826 lavoratori e il monte massimo del contributo è di 37,7 milioni di euro. Difficile, per ora, prevedere quando effettivam­ente i lavoratori bresciani potranno però vedere riconosciu­to in busta paga il contributo.

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