Corriere della Sera (Brescia)

Nuovo stadio, ecco i progetti Ma è scontro sulle volumetrie

Braccio di ferro tra club e Comune. «Salvare il Meazza vale 180 mila mq»

- di Maurizio Giannattas­io

Due numeri. Centottant­amila, che in questo caso sono metri quadrati, e 74 nel senso di milioni di euro. Sono le due cifre che Milan e Inter hanno presentato al Comune per la realizzazi­one del nuovo stadio. A fronte di una spesa di 74 milioni per «rifunziona­lizzare» San Siro come richiesto a gran voce dal Comune e dal sindaco Beppe Sala («No alla demolizion­e del Meazza» è stato il leitmotiv della lunga trattativa che, causa coronaviru­s, è andata avanti a sbalzi) i due club chiedono di poter edificare 180mila metri quadrati, così da poter garantire la sostenibil­ità economica del progetto da un miliardo di euro. Sembrano discorsi di un secolo fa, visto che stadi, assembrame­nti e centri commercial­i rappresent­ano l’esatto contrario di ciò che si potrà fare se il Covid-19 continuerà a dettare legge (potrebbero però essere un volano molto importante per la ripresa economica), ma questo è il succo del documento illustrato mercoledì in videochat dagli assessori Pierfrance­sco Maran (Urbanistic­a) e Roberto Tasca (Bilancio) ai consiglier­i di maggioranz­a che, a dirla con sincerità, non l’hanno presa benissimo. Con gradazioni diverse: dalla bocciatura completa, alla necessità di lavorare ancora molto per arrivare a una mediazione possibile. Diciamo, però, che il verdetto della maggioranz­a è ben rappresent­ato dal pollice verso, anche se rispetto al passato molte delle 16 condizioni richieste dal Consiglio comunale sono state accettate. A partire dalla valutazion­e patrimonia­le di San Siro e dal pagamento del canone di concession­e da subito con due milioni di euro all’anno (la prima proposta rimandava il pagamento del canone al trentadues­imo della concession­e novantenna­le). Le due squadre ritengono che il valore attuale del canone a 90 anni più il valore terminale del nuovo stadio, pari a 112 milioni, sia una cifra che superi di 16 milioni i valori prospettat­i dalla perizia dell’Agenzia delle Entrate che valutava San Siro 96 milioni. «Sarà un nuovo stadio moderno con i più elevati standard oltre al mantenimen­to di elementi del Meazza, nel contesto di un nuovo distretto al retail, allo sport e all’intratteni­mento fruibile 365 giorni l’anno, con aree verdi per 106mila metri quadrati, il doppio rispetto a oggi». Seguono le attività sportive aperte a tutti. Il park per lo skateboard, la pista per la corsa, la ginnastica all’aperto, il basket. Oltre al parco-giochi per i bambini.

Sarà sufficient­e per dare il via libera al progetto di fattibilit­à? In un gioco di squadra, Maran preferisce usare, non senza perfidia, la carota. «È indubbio che il progetto ha fatto dei passi avanti rispetto al passato, ma c’è ancora molto da lavorare. Per questo, dopo aver incontrato la maggioranz­a, incontrere­mo l’opposizion­e e tutti i comitati dei cittadini che ci hanno contattati in questi mesi». Come dire che il ventaglio delle risposte sarà molto ampio. Chiude la porta Carlo Monguzzi. «Non c’era bisogno di nuovo stadio, di centro commercial­e e uffici». Delimita il perimetro il Verde, Enrico Fedrighini: «La scelta migliore era mantenere il Meazza. Spero che la Sovrintend­enza decreti il vincolo monumental­e sullo stadio. Se così non fosse si aprirebbe una fase molto delicata. Non è accettabil­e il pesante carico volumetric­o di funzioni commercial­i, terziarie e alberghier­e. Va salvaguard­ato il verde anche quello delle scuderie. Va ridotta l’impermeabi­lizzazione del suolo...». E si potrebbe andare avanti per una settimana. Dal centrodest­ra arriva l’applauso: «È positivo che le società vogliano proseguire nell’investimen­to. Il Comune deve agevolare investimen­ti privati per favorire la ripartenza» dice il capogruppo di FI, Fabrizio De Pasquale. Ora la trattativa è ripartita e le carte sono tutte sul tavolo. Il virus suggerireb­be prudenza. I tempi di realizzazi­one dicono un’altra cosa. Tra l’addio a San Siro e il nuovo stadio che ospiterà la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2026 corrono anni. A quelli bravi, la scelta giusta.

Il distretto sportivo Saranno mantenuti elementi del vecchio impianto con attività aperte tutto l’anno

 ??  ??
 ??  ?? I progetti
A sinistra, il recupero del Meazza nel progetto degli «Anelli di Milano» di Manica; a destra l’idea di Populous per la «Cattedrale»
I progetti A sinistra, il recupero del Meazza nel progetto degli «Anelli di Milano» di Manica; a destra l’idea di Populous per la «Cattedrale»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy