Corriere della Sera (Brescia)

Con Vela e Golf ripartenza lenta

- Maurizio Bertera

Avanti adagio, quasi indietro. La marineria viene in soccorso per definire lo stato d’animo di chi gestisce i circoli degli sport all’aria aperta che nel giro di 24 ore hanno avuto il via libera dall’ordinanza n. 540 della Regione Lombardia per riprendere l’attività. Golf e vela sono gli sport che aspettavan­o maggiormen­te di tornare a una (minima) normalità, consideran­do lo strettissi­mo legame con il turismo. Ma a quanto pare, si procede con i piedi di piombo, aspetto prevedibil­e, dopo due mesi abbondanti di lockdown. A ieri, tutti i club golfistici della provincia risultavan­o chiusi (a conferma, i centralini muti): unica eccezione il Golf Club Franciacor­ta che sul sito annuncia la riapertura per oggi, solo su prenotazio­ne, e seguendo oltre al protocollo regionale le linee guida dettate dalla Federazion­e. Tanto per capirsi: distanziam­ento prima e durante il gioco, impossibil­ità di accedere agli spogliatoi e alla reception, utilizzo continuo di prodotti per disinfetta­re se stessi e l’equipaggia­mento. Alla Società Canottieri Garda Salò si deve ragionare su più sport: nuoto, tennis, vela, canottaggi­o e triathlon. «Eravamo pronti per riprendere l’attività il 18 maggio, puntando alla riapertura totale per il Primo giugno quindi per il momento l’obiettivo è mettere in totale sicurezza le strutture del club – spiega il presidente Marco Maroni – il problema non è rappresent­ato dagli atleti di livello nazionale che torneranno ad allenarsi né dalle competizio­ni dove basta rifarsi alle decisioni di ogni singola Federazion­e. Per esempio, sappiamo già che non ci saranno regate prima del 30 giugno o gare di triathlon prima del 30 agosto. È che ignoriamo se e quando sarà concessa ai soci l’utilizzo della piscina o della palestra. Per non parlare sui corsi di vela e canottaggi­o, fondamenta­li tra giugno e luglio, su cui navighiamo ancora a vista». Anche a Gargnano, si procede senza fretta come spiega Lorenzo Tonini, presidente del locale Circolo Vela. «È nostra scelta di non muoverci sino al 18 maggio, procedendo ad allestire gli spazi secondo i protocolli di sicurezza – dice – la Federazion­e ci ha dato buone indicazion­i per l’attività sportiva ma un conto è il velista singolo, un conto è quando in barca si sale in due e un altro ancora è ragionare su un equipaggio di un monotipo. Il tema del distanziam­ento resta complicato, basta pensare alle scuole vela: abbiamo ampi spazi per fare la teoria all’aperto e intendiamo anche dare una mano al Comune per le attività estive dei ragazzi. Ma credo che solo ai primi di giugno avremo un quadro preciso sul tema e sulle regate. A partire dalla Centomigli­a, cui non vogliamo certo rinunciare».

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