Corriere della Sera (Brescia)

Le bonifiche da velocizzar­e ed i depuratori da realizzare

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Il lockdown imposto dal Covid ha contribuit­o a rallentare iter di bonifica attesissim­i da anni sul territorio. Basti pensare alla Caffaro: si è ancora in attesa della conferenza dei servizi ministeria­le che dia il via libera al progetto operativo di bonifica. Che non è l’ultimo passaggio burocratic­o. Magari. Ora che sono arrivate le osservazio­ni di Arpa e Ispra si dovrà procedere con il progetto esecutivo (lo farà Aecom, la multinazio­nale che ha vinto la gara ancora nel febbraio 2017). I lavori veri e propri da 80 milioni? Partiranno nel 2021, se tutto va bene. Altra ferita da risanare riguarda le discariche radioattiv­e di Capriano del Colle e Buffalora: per la prima si attendono altri fondi ministeria­li, per la seconda è stato stanziato un milione ma un progetto definitivo ancora non c’è. Altrettant­o urgente è la questione depuratori: da mesi si attende la partenza dei cantieri di Asvt-A2A a Concesio per realizzare l’atteso impianto che dovrebbe trattare le fogne della valle più industrial­izzata d’Italia che ancora oggi scarica tutto nel Mella (per questo è aperta una procedura di infrazione Ue). Altro tema caldo è il depuratore del Garda: il progetto di Acque Bresciane prevede un impianto a Gavardo ed un altro a Montichiar­i, ma è contestato dai sindaci e dagli ambientali­sti. Anche qui si è aperto un tavolo al ministero ma serve una soluzione se si vuole dismettere la condotta sublacuale che oggi da Toscolano porta i reflui sul Veronese. (p.gor.)

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