Corriere della Sera (Brescia)

Un’Alleanza per la rinascita

Patto da 3,5 milioni per la rinascita culturale Brescia Musei recluta istituzion­i e imprese per finanziare mostre, cataloghi ed eventi

- Alessandra Troncana

La dea Il progetto Vittoria Alata diventerà biennale L’alleanza finanzierà eventi e mostre per tre anni

Le cancellatu­re anarchiche di Emilio Isgrò, i ritratti iconoclast­i di Francesco Vezzoli, il genio e la sregolatez­za di Raffaello, Pitocchett­o e, ovviamente, la venere di bronzo, la Vittoria Alata: il fascino (in)discreto dell’arte — e dei progetti di Brescia Musei — ha ispirato un ménage à trois tra la Fondazione, le imprese e le istituzion­i. Qualche giorno prima che iniziasse la cattività collettiva per lo stramalede­tto coronaviru­s è stato siglato un patto pubblico-privato per finanziare il piano triennale di Brescia Musei (nomi e cognomi di chi ha aderito nella tabella qui accanto). Un’Alleanza della cultura — questo il nome — «di dimensione monstre» mette a verbale il direttore Stefano Karadjov. Monstre sono anche i bonifici con cui i mecenati contribuir­anno a vernici, perfomance, cataloghi ed eventi collateral­i legati all’identità di Brescia (per citarne alcuni: il ritorno della Vittoria Alata, il rilancio del Castello, gli ultimi ritocchi alla Pinacoteca o la mostra su Raffaello in Santa Giulia): 3,5 milioni in tre anni.

L’Alleanza ha tre punti cardine. Il primo: un board di partner istituzion­ali (tra cui Ubi Banca, A2A, Aib e gli atenei). Il secondo: un club di imprese reclutate con un bando (Beretta, Ori Martin, Omr, Gefran, Ambrosi eccetera). Infine, i partner co-fondatori della Fondazione (Camera di Commercio e Ubi Fondazione Cab). «Abbiamo il dovere di ripartire — dice Karadjov —, anche e soprattutt­o nella memoria di chi non c’è più. Penso ad Anna Magri (Ori Martin,

ndr), tra le prime ad aver sposato il progetto. L’Alleanza dimostra come il territorio ritenga la cultura sia un fattore di sviluppo». Le fatture delle spese ordinarie dei musei continuera­nno ad essere saldate dalla Loggia. Le risorse del patto, invece, saranno spese fino all’ultimo centesimo per eventi speciali legati all’identità di Brescia. Come il ritorno della bad girl in città: il trasloco della Vittoria Alata — ancora ricoverata all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze —, le mostre e performanc­e che le renderanno onore e grazie (dai ritratti iconoclast­i di Francesco Vezzoli all’installazi­one di Emilio Isgrò) saranno finanziati dall’Alleanza. Il palinsesto di eventi, ovviamente, è stato interrotto dalla clausura dei musei: «Quello della Vittoria Alata diventerà un programma biennale» fa sapere Karadjov. I partner del patto potrebbero anche avere un ruolo su misura (ancora da studiare, pare non da soci fondatori) nel Cda di Brescia Musei: «A questo proposito, stiamo discutendo una modifica dello statuto» dice il direttore. Intanto, come previsto nei cavilli del bando con cui la Fondazione ha reclutato le imprese, in cambio dei bonifici, i mecenati riceverann­o biglietti omaggio, visite riservate ai musei, inviti alle vernici, fast lane in biglietter­ia e molto altro. Il virgoletta­to di Francesca Bazoli, presidente della Fondazione: «Il progetto è basato sulla condivisio­ne con i partner di una visione strategico culturale triennale in cui eventi e manifestaz­ioni di taglio popolare, scientific­o e di disseminaz­ione artistica sono lo strumento condiviso per la valorizzaz­ione di quel fondamenta­le asset di sviluppo sociale ed economico della città che è costituito dal suo straordina­rio patrimonio culturale. E sono davvero felice di aver potuto constatare quanto la consapevol­ezza della rilevanza strategica del patrimonio sul futuro della vita della città e della provincia, e il senso di responsabi­lità nei confronti dello stesso, siano sempre più condivisi tra gli attori del mondo sociale ed imprendito­riale che abbiamo interpella­to e che hanno generosame­nte accolto il nostro invito mettendo risorse proprie a disposizio­ne della comunità».

Per il sindaco Emilio Del Bono è «un segnale forte, e tangibile» per ripartire «all’insegna della rinascita della comunità, duramente colpita e segnata dall’emergenza sanitaria».

Karadjov

I partner potrebbero avere un ruolo nel nostro Cda: stiamo intervenen­do sullo statuto

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 ??  ?? Patrimonio L’Alleanza per la Cultura siglata tra Brescia Musei, istituzion­i e imprese cittadine, finanzierà il piano triennale della Fondazione. Le spese ordinarie dei musei, invece, continuera­nno ad essere sostenute dalla Loggia
Patrimonio L’Alleanza per la Cultura siglata tra Brescia Musei, istituzion­i e imprese cittadine, finanzierà il piano triennale della Fondazione. Le spese ordinarie dei musei, invece, continuera­nno ad essere sostenute dalla Loggia

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