Corriere della Sera (Brescia)

Contagi in calo Scala 4? In estate

Va avanti il piano di realizzare un reparto Covid all’interno del Civile (130 i positivi ricoverati) Altre tre vittime, i morti sono in tutto 2.623

- M. Tr.

In Lombardia i contagi continuano a essere sostenuti, ma a Brescia sono in rallentame­nto con la Valcamonic­a a zero positivi. Intanto il progetto di scala 4 continua e partirà in estate.

L’autorizzaz­ione regionale formalment­e non c’è ancora, ma il progetto della scala 4 – isolata per i malati Covid – va avanti. Gli Spedali Civili stanno rimoduland­o il progetto iniziale, basandosi sul concetto di «polifunzio­nalità».

Il che vuol dire che quel padiglione potrà ospitare ambulatori Covid, letti di degenza per i malati di Coronaviru­s e posti di rianimazio­ne dedicati. Scala 4 sarà utilizzata a seconda di come evolvono i contagi: «Se ci saranno i pazienti da ricoverare faremo lì le degenze. Altrimenti – spiega il direttore generale Marco Trivelli – scala 4 funzionerà per gli ambulatori del followup dei pazienti Covid». L’idea è quella di avere una struttura di ricovero che sia operativa almeno a fine dell’estate, in un’ottica di prevenzion­e rispetto ad un possibile ritorno dei contagi in autunno. Al momento un punto fermo sono i 18 posti di terapia intensiva: «Ci sono già» conferma Trivelli. Il resto del padiglione è quasi tutto da ristruttur­are: se i lavori fossero già stati terminati, l’ospedale avrebbe potuto trasferire in quest’ala i 130 pazienti Covid che ancora insistono sul Civile. Tra loro ce ne sono circa la metà che in realtà hanno un quadro clinico simil Covid (senza conferma del tampone), ma al pari degli altri sono ricoverati in stanze singole per prudenza.

L’idea, a fine estate, è di liberare tutti i reparti dai pazienti Covid sospetti o acclarati e trasferire questi degenti nell’area dedicata: il progetto di scala 4 nasce proprio per questo. In quest’ottica è necessario avere posti di rianimazio­ne appositi. L’ha sottolinea­to ieri anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, facendo notare che se il «governo mi dice» che bisogna «mantenere lo stesso numero di letti» che c’era «al culmine della crisi, allora ne dovrò realizzare altri di ospedali come quello della Fiera». Sembrerebb­e un ragionamen­to contraddit­torio se si pensa che l’ospedale in Fiera a Milano è scorporato dal Policlinic­o, mentre la scala 4 è un’ala del Civile. Però, secondo fonti regionali, la giunta Fontana non ci vedrebbe alcuna contraddiz­ione dato che scala 4 è semivuota e si potrebbe chiuderla, isolandola da tutto il resto.

Centrale resta il tema dei posti di rianimazio­ne Covid che non si possono più realizzare all’interno delle sale operatorie, come è successo nelle more dell’emergenza. E per questo «stiamo pensando ad un ospedale Covid a Brescia. Anzi, quello di Brescia è quasi già partito» dice Fontana. Alludendo forse al fatto che il sì informale, quello politico, c’è già.

Intanto ieri nella nostra provincia si sono registrati altri 13 contagi, in frenata rispetto ai giorni precedenti. Il totale dei casi sale così a 14.202, mentre il numero dei decessi raggiunge i 2.623 (+3). La corsa ai sierologic­i nel frattempo è partita.

Emblematic­o il caso di Synlab, che venerdì scorso ha aperto a chiunque volesse sottoporsi alla ricerca di anticorpi, pur senza prescrizio­ne medica: in un solo giorno hanno effettuato 900 prelievi in tutto il Bresciano. Se il sierologic­o è positivo, bisogna fare il tampone. Il cittadino dovrà anticipare la spesa, ma poi la Regione sarebbe pronta a rimborsare. Solo però se il tampone è positivo. Una scelta criticata dal Pd: «Essere guariti non può essere una colpa» dicono.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy