Panzeri: un milione per chi è in difficoltà
Il direttore di sede della Cattolica Giovanni Panzeri non nasconde i timori per le possibili ricadute sugli iscritti causa crisi: «Ci sono stime nazionali molto preoccupanti sul possibile calo delle iscrizioni. Poi ciascun territorio e facoltà dovrà fare conti propri ovviamente. Però, certo, noi che siamo università privata e quindi con rette più alte, siamo più esposti». L’effetto crisi c’era già stato dieci anni fa, quando le matricole erano scese dalle quasi 1.100 del 2010 alle 975 del 2012 (meno 9%.) Poi negli ultimi anni c’è stata la risalita fino al boom dell’anno in corso con poco meno di 1.500 matricole.
Contromisure? Innanzitutto sul piano della didattica, che nei prossimi mesi sarà in forma mista (sia in presenza che in streaming) e che quindi necessita di attrezzature dedicate e di costi ulteriori. Poi, oltre alle risorse già stanziate per il diritto allo studio, è stato costituito un fondo da un milione di euro (per tutte le sedi) per gli studenti in difficoltà. Continua anche a restare premuto il tasto dell’occupabilità dei laureati, con tirocini annessi. «Detto questo non ci sorprenderemo se ci sarà un calo ma i progetti vanno avanti e non lesiniamo in investimenti per garantire e migliorare la qualità dell’offerta», sottolinea Panzeri. Tra questi in primo piano resta il nuovo campus (oltre 20 milioni di euro) in zona Mompiano: i lavori si sono fermati per un paio di mesi, qualche extra costo c’è stato e ci sarà, ma per la primavera del 2021 resta confermato il taglio del nastro. E nel frattempo si continua con le attività di orientamento: in questi giorni è in corso la Open Week Unicatt e venerdì 22 ci sarà la presentazione di uno dei fiori all’occhiello della sede bresciana (senza nulla togliere alle altre), ovvero la facoltà di Scienze matematiche. Che peraltro è Stem puro, disciplina scientifica che garantisce da anni occupabilità all’istante o quasi.