La lunga estate senza Balotelli Rinnovo incerto
Serve norma ad hoc per chi scade a giugno
La stagione 2019-20 deve ancora finire, se mai finirà. Ma il mercato è già in fermento, specie per chi sa di poter provare a programmare il proprio destino in anticipo. E il Brescia, per demeriti propri, è tra le poche in Italia che possono permetterselo: se il campionato ripartirà, dovrà recuperare 9 punti in 12 giornate — a due squadre, nel gruppetto delle terzultime, senza considerare la Spal penultima — per salvarsi. Tutto è possibile, specie ora: l’ultimo terzo di torneo sarà una lotteria. Però è naturale, ora che il blocco delle retrocessioni pare un’ipotesi remota, pensare ai nuovi assetti societari e alla squadra che verrà.
Il domani è già qui, tra le pieghe di un regolamento obtorto collo da adeguare alla situazione inedita: il riferimento è alla scadenza dei contratti, fissata per il 30 giugno, quando il campionato — se tutto andrà bene — sarà ripartito solo da un paio di settimane. Serve una norma transitoria per prolungare i prestiti (qui basta un accordo tra le società) e i tesseramenti giunti al termine, tema ben più complesso, che riguarda direttamente Mario Balotelli, obbligato a non sbagliare la squadra in cui dovrà cercare di darsi slancio per un difficile approdo all’Europeo del 2021. Non sarà più il Rigamonti la sua casa, anche se lo sorveglia dall’attico a Mompiano. Nonostante dichiarazioni e smentite, non ultima quella di ieri contro i giornalisti («Smettetela di scrivere sciocchezze», frase edulcorata), la sua assenza dal centro sportivo di Torbole Casaglia fa rumore, anche se gli allenamenti — ieri si è rivisto Dimitri Bisoli — sono facoltativi. E il rapporto con Massimo Cellino è freddo da tempo. Il rinnovo biennale scatta in automatico solo al raggiungimento della salvezza e la squadra, se il regolamento federale non verrà adeguato, rischia di giocarsi da luglio in poi le ultime speranze senza lo svincolato Balotelli, che Diego Lopez — pure il suo futuro è un punto di domanda, piace Paolo Montero — aveva promosso capitano.
Da oggi, intanto, i tre giocatori dell’Est Europa che hanno terminato i 14 giorni di quarantena al proprio Paese (Mateju, Spalek e Zmrhal) saranno sottoposti allo screening medico al Panathleticon, propedeutico ai test sierologici; mister Lopez e Joronen li effettueranno invece lunedì. Questione di ore, o di pochi giorni, per la prima tornata di tamponi a giocatori e staff: il dottor Maurizio De Gasperi, punto di riferimento in questi giorni convulsi, attende il via libera, imminente, del presidente.