Chiusa la Conservatoria «Immobiliare in difficoltà»
Non c’è nessuno che rilevi la temperatura corporea all’ingresso di via Marsala
Chi, all’ingresso, si fa carico della rilevazione della temperatura corporea? Nessuno. L’ufficio chiude «fino a nuova comunicazione». Il portone della Conservatoria dei registri immobiliari, dopo il lockdown, resta serrato, fatta eccezione per due giornate nel resto del mese di maggio. Una decisione assunta «nelle more di organizzare il servizio di rilevazione della temperatura di personale e utenti», comunica la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, da cui dipende la Conservatoria. Un disservizio che appesantisce una situazione già gravosa nel settore immobiliare
Deldossi Ci sono profonde ricadute sulla filiera della casa
Gli uffici
Il portone resta chiuso fatta eccezione per due giornate nel resto del mese di maggio
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I notai Una Fase 2 frenata da uno stop che celerebbero un braccio di ferro tra Agenzia delle Entrate e sindacati
e delle costruzioni, delle compravendite con relativi atti. «Troppi ostacoli frenano la ripresa del mercato immobiliare bresciano con profonde ricadute sulla filiera della casa, spingendo il settore edile in una voragine dalla quale potrebbe non risalire, almeno non a breve periodo» scrive in una nota l’Ance, l’associazione nazionale dei costruttori edili, di Brescia. Acquirenti e venditori già destabilizzati dalla situazione economica si trovano di fronte ad un muro invalicabile. «Se vogliamo aiutare a smuovere il mercato locale — afferma il presidente di Ance, Massimo Angelo Deldossi — dobbiamo permettere sin d’ora alle persone di cambiare casa e agli istituti di credito erogatori di mutui, alle agenzie immobiliari, agli studi notarili e tutte le figure coinvolte nel settore delle costruzioni di lavorare. Si sta togliendo ossigeno al fuoco della ripresa». Davanti al portone serrato di via Marsala anche i notai che, attraverso il Consiglio notarile, parlano di Fase 2 «subito sgambettata dalle more che celerebbero, secondo un comunicato dei coordinamenti sindacali nazionali circolato in rete, un braccio di ferro tra Agenzia delle Entrate e sindacati sulla delicatissima questione della misurazione della temperatura». Alcune conservatorie lombarde risultano aperte — Milano e Cremona — altre no. «Come fanno le prime ad esserlo e le altre no?» si domandano i notai bresciani che chiedono «con fermezza che lo Stato dia aiuto, svolgendo innanzitutto i suoi compiti primari, garantendo un ambiente di servizi efficienti in cui sia possibile per i privati operare, coinvolgendo in questa mansione i suoi servitori, volenti o nolenti, senza sconti e sburocratizzando». Non manca un’osservazione pungente a chi compie rivendicazioni sui ruoli: «Mentre la casa brucia, non importa avere ragione o torto, ma bisogna adoperarsi per spegnere il fuoco con tutti i mezzi, perché la vertenza ferma l’intera filiera della casa e le imposte che tutti gli addetti versano e che aiutano il funzionamento dello Stato».