Un macchinario per lo Zooprofilattico
Lo ha donato il Rotary: potrà processare oltre mille tamponi in un giorno
Un macchinario di ultima generazione, in grado di processare oltre 1.000 tamponi al giorno. È il dono che riceverà in questi giorni l’Istituto Zooprofilattico di Brescia, tra i centri riferimento nazionale nell’analisi dei test per la diagnosi del Coronavirus. Una nuova dotazione che entrerà in funzione il prima possibile, grazie all’impegno del Rotary Club Distretto 2050, in particolare dei club di Brescia Manerbio e Brescia Sud Est Montichiari (con il sostegno di quelli di Rodengo Abbazia, Brescia Verola e Brescia Ovest), insieme all’associazione Il volo di Pietro. Si è data concretezza al service promosso da Francesco Puccio, medico e membro del Rotary, con l’intento di dare un cambio di strategia nella gestione del rischio e arrivare a utilizzare maggiormente, e in maniera più specifica e mirata, il tampone per individuare persone infette in categorie a rischio o vulnerabili e persone
"Minervini Siamo certi questa apparecchiatura potrà garantire sicurezza nella fase di riapertura delle attività
La mission
L’intento è di cambiare strategia nella gestione del rischio per individuare gli infetti
potenzialmente esposte al contagio.
La situazione è in miglioramento ma il Covid 19 continua a far contare nuovi malati e anche persone vinte dall’infezione. «Fin dall’esordio del virus ci siamo resi conto della necessità di implementare il numero degli esami diagnostici», spiega Michele Minervini, presidente del Rotary Club Brescia Manerbio. Sollecitata la sensibilità di alcuni sponsor — tra gli altri Fonderie Torri, Bresciangrana, Emme Esse e gioielleria iGussago — si è raccolta la somma necessaria, 30 mila euro, per l’acquisto del macchinario. «Grazie alla nostra donazione del nuovo estrattore Rna, l’istituto Zooprofilattico riuscirà a triplicare il numero dei tamponi processati per monitorare la diffusione del contagio», evidenzia Simona Cottali, presidente de Il volo di Pietro.
L’auspicio del Rotary Club è quello di attuare una più puntuale sorveglianza attiva sul territorio che permetta di verificare le condizioni dei pazienti in cura domiciliare, ma anche dei parenti più vicini e di tutti coloro che hanno ripreso a lavorare e «siamo certi che questa apparecchiatura sarà in grado di garantire maggiore sicurezza nella fase di riapertura delle attività e la conseguente maggiore circolazione delle persone. Conoscere e isolare tempestivamente i soggetti positivi, soprattutto se asintomatici, consentirà alla collettività un più rapido ritorno alla normalità», è l’auspicio del presidente del Rotary Club Brescia Sud Ovest Montichiari, Andrea Segalini.
La donazione si affianca alle attività che i Club, insieme a Il volo di Pietro hanno messo in campo a sostegno della comunità.