È boom di acquisti Bertoglio: «Sarebbe giusto aiuti a tutti»
Mingardi: «Ancora non sappiamo come sarà erogato»
A New York sono stati svuotati i magazzini, a Brescia non ancora ma siamo sulla buona strada. Gli italiani hanno scoperto la mobilità sostenibile, ma l’emergenza sanitaria ha offerto il suo contributo. Un po’ la paura del contagio sui mezzi pubblici e un po’ il bonus contenuto nel decreto Rilancio del Governo: sono queste le motivazioni principali che stanno portando anche molti bresciani a recarsi nei negozi di biciclette. La linea telefonica è bollente: per mettersi in contatto bisogna avere una buona dose di pazienza. In tanti, infatti, chiamano per ricevere informazioni sul decreto del Governo.
«Sicuramente c’è stato fin da subito, con la riapertura, molto interesse — racconta Alberto Mingardi — Non possiamo nascondere il fatto che ci fa piacere. Il desiderio di ‘evadere’ si è incontrato con il desiderio di fare attività all’aperto». I potenziali acquirenti si presentano in via Crotte da Mingardi Biciclette, che nel 2020 compie 60 anni di attività, per cercare «l’ebike e la city bike. Poi, vista la stagione estiva, cercano anche la mountain bike e i clienti più di nicchia la bici da corsa».
Il rimborso copre il 60% della spesa fino a un massimo di 500 euro. Per la bici elettrica, per intendersi, «si parte da una spesa di 800 o 850 euro». Non mancano le difficoltà, anche se la crescita delle vendite (+30%) mitiga alcune contraddizioni: «Non possiamo dare risposte precise, perché non sappiamo come sarà erogato il contributo. Noi emettiamo una fattura d’acquisto».
Lo Stato copre, fino al 31 dicembre, parte della spesa: si possono acquistare bici, anche con la pedalata assistita, monopattini, hoverboard e monowheel. Anche Nadia De Negri, titolare di Zaina Biciclette a Concesio, sottolinea, però, la mancata chiarezza: «Le disposizioni sono confuse. Prima annunciano, poi spiegano come muoversi a livello fiscale». Le giornate scorrono via velocemente ma «è difficile fare un raffronto con il passato visto che siamo stati chiusi due mesi — continua Nadia, moglie dell’ex professionista Enrico Zaina — Ci scrivono in molti anche via mail per avere notizie sulle biciclette elettriche e sulle mountain bike. Abbiamo una vasta gamma di qualità e garantiamo, cosa non scontata, nel giro di poco tempo anche i pezzi di ricambio».
Il settore ha riaperto di fatto il 4 maggio con le riparazioni, mentre la vendita al dettaglio è iniziata l’11 (qualcuno anche dal 18). Il Decreto sta «creando un percorso virtuoso dal punto di vista sportivo, culturale e ambientale. In 50 anni di esperienza non mi era mai successo. C’è molta euforia per il post lockdown e per il bonus. È bastato un incentivo — spiega Isaia Profeta, proprietario dell’omonimo negozio cittadino di via Tosio — per cambiare mentalità. Potrebbe essere un metodo da seguire» per avere meno inquinamento e traffico: «Almeno un terzo di chi compra, poi utilizza la bici in maniera continua».
Nella patria di Coppi e di Bartali sono sempre di più quelli che usano le due ruote per recarsi al lavoro o per andare a scuola: oltre 2 milioni di persone si servono della bici e la metà nel tragitto casascuola-lavoro.
"De Negri Le disposizioni sono confuse, in tanti ci scrivono per avere informazioni sui modelli elettrici e le mountain bike
Difficile prevedere se la tendenza di questi giorni si protrarrà anche nel lungo periodo. Dal 2005 Fiab promuove la Settimana europea della mobilità sostenibile in bicicletta («è lo strumento per rendere migliori le nostre città») per scoprire il fascino delle due ruote e per sensibilizzare le persone a individuare i possibili vantaggi. Sono 28 mila i bresciani che hanno in tasca la tessera di BiciMia, il BikeSharing. A Cuneo, invece, stanno studiano una sperimentazione (post Covid-19) grazie alla quale i ciclisti, in strada, avranno la precedenza sui mezzi a motore. Insieme ai pedoni rappresentano gli utenti più deboli e pagano il tributo più alto in termini di morti e di feriti per gli incidenti.