Picchiati due agenti
Dopo le 23 le pattuglie hanno cominciato a vietare gli ingressi nel piazzale
Chiacchiere «ravvicinate» e mascherine perennemente indossate sul mento «per parlarti meglio», qualche abbraccio proibito tra chi non si vedeva da settimane e un brindisi dopo l’altro. Nel primo venerdì di riapertura locali, la movida è sfuggita di mano. Ma non ai verbali della Polizia Locale, fino a là dove anche i controlli sono potuti in un certo senso arrivare. Il primo bilancio dice di una decina di sanzioni verbalizzate: per mascherine non calzate a dovere (sono obbligatorie) e assembramenti. Piazzale Arnaldo, a tarda ora, era affollatissimo. Impossibile, a quel punto, riuscire a mantenere l’ordine e garantire il distanziamento sociale. Tanto che dopo le undici gli agenti hanno ricevuto il dictat di «chiudere» e impedire nuovi accessi pedonali (contingentarli non avrebbe più avuto senso). Troppo affollata. Non è stato facile. Di conseguenza tutte le pattuglie precettate per monitorare la movida si sono ritrovate impegnate a «fare cordone» e blindare la piazza, non senza rimostranze da parte di chi non voleva obbedire.
Un ragazzo, in particolare, il controllo l’ha perso piuttosto velocemente. Per di più dopo aver già alzato troppo il gomito ed essere ripartito proprio da piazzale Arnaldo. Gli agenti, in due, l’hanno fermato mentre era al volante della sua auto: non ci hanno messo molto a capire avesse bevuto parecchio e farneticasse frasi piuttosto confuse. La patente gli è stata ritirata, visto l’evidente stato di ebbrezza. E la cosa non gli ha fatto piacere. Tempo zero si è scagliato contro i poliziotti sferrando spintoni, pugni e calci: entrambi se la caveranno con una prognosi di due settimane. A loro va tutta la «solidarietà» del sindaco Emilio Del Bono, che assicura: «L’amministrazione tutelerà gli agenti in tutte le sedi e sono certo che nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica troveremo la più ampia collaborazione di tutte le forze dell’ordine per la tutela della salute pubblica».