Arrestato il pirata che ha ucciso Chiara Dopo l’impatto era andato a bere
Il 22enne ai domiciliari. I funerali allo stadio
Arresti domiciliari per il giovane che mercoledì sera ha travolto e ucciso, senza fermarsi a prestarle soccorso, Chiara Papini, 19 anni, morta dopo alcune ore di agonia. La misura è stata notificata a Samuele Mellace, 22 anni, nel pomeriggio di ieri dagli uomini della Questura di Lecco, in esecuzione all’ordine di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura. La gravità dei fatti e il rischio di reiterazione del reato avrebbero spinto il pubblico ministero Giulia Angeleri, titolare del fascicolo, a chiedere la misura restrittiva nei confronti dell’automobilista inizialmente solo denunciato. Mellace è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza.
L’incidente nel rione lecchese di Castello, dove la vittima era nata e cresciuta. Ancora pochi passi e Chiara sarebbe arrivata a casa. È stata falciata dall’auto, sotto gli occhi degli amici, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Sbalzata a diversi metri di distanza non ha più ripreso conoscenza. Gli inquirenti stanno ricostruendo i minuti successivi allo schianto. Mellace, che nell’impatto ha perso parte della targa, è stato rintracciato alcune ore dopo dagli agenti nel quartiere di Bonacina: era per strada, in mano aveva una bottiglia di liquore, era ubriaco, si attendono gli esiti degli esami per chiarire se avesse anche fatto uso di sostanze stupefacenti. «Era sotto choc. Quando ha visto la ragazza a terra non ha capito più nulla e si è allontanato. È stato il padre a dire ai poliziotti dove potevano trovarlo. Le famiglie distrutte in questa terribile storia sono due. Samuele ha ricevuto via social minacce di morte, offese e ingiurie», dice il legale del 22enne Saverio Megna. «La famiglia di Chiara non nutre alcun sentimento di vendetta, ma solo di giustizia che il provvedimento di arresti domiciliari adottato dal giudice garantisce», le parole dell’avvocato dei genitori della vittima, Stefano Pellizzari.
Un dramma che ha sconvolto la città: Chiara e Samuele si conoscevano di vista, abitavano a poco più di un chilometro di distanza. Samuele, già noto alle forze dell’ordine, figlio del titolare di un’officina in città, era appena uscito da casa la sera dell’incidente. Avrebbe detto di aver bevuto dopo lo schianto perché spaventato. Le sue dichiarazioni sono al vaglio degli inquirenti. Intanto, Lecco piange Chiara Papini, studentessa con la passione per il nuoto. Attese centinaia di persone alle esequie tanto che i funerali, domani alle 14.30, si terranno alla stadio Rigamonti- Ceppi.