Basket, rugby, tennis e pallanuoto: tutti i nodi per tornare a giocare
Quali sono le problematiche legate alla ripresa dell’attività sportiva? È questa la domanda rivolta a cinque allenatori durante l’ incontro promosso, ieri da Nordival Rugby Rovato 1976. I protagonisti sono stati Vincenzo Esposito (Germani Basket Brescia), Alessandro Bovo (An Brescia), Andrea Di Giandomenico (Nazionale femminile di rugby), Renato Vavassori (Federazione italiana tennis) e Daniele Porrino (Nordival). Per Esposito, «a preoccupare sono le tempistiche. Mancano le date ufficiali: dovremo vedere, tra gli stranieri, chi rientrerà e chi riusciremo a convincere a giocare. Ci saranno budget ridotti per tutti». Anche le acque della pallanuoto non sono tranquille. «La settimana scorsa abbiamo ripreso con gli indigeni, un’ora al giorno senza palla. Ma quando ritorni dopo due mesi ti sembra di annegare. Abbiamo — spiega Bovo — anche una piscina dove condividiamo lo spazio con gli altri utenti. Nonostante tutto sul mercato c’è una grande vivacità: alcune società sono esplose, altre invece stanno investendo». Per la palla ovale, Di Giandomenico evidenzia che «serviranno otto settimane per recuperare la confidenza tecnica, le motivazioni…». Porrino ha sottolineato lo sforzo del club di «adattare i protocolli alle strutture per i camp estivi» e la preoccupazione per un movimento che coinvolge in ogni manifestazione i piccoli e i grandi. Il tennis, come precisa Renato Vavassori, «con il movimento di base ha ricominciato a vivere, ma fino al 31 luglio le competizioni sono annullate».