Corriere della Sera (Brescia)

Riparte il mercato bresciano dell’auto

- M.D.B.

Migliora, con la definitiva riapertura delle concession­arie, la dinamica delle immatricol­azioni auto in provincia di Brescia.

Dopo la caduta senza precedenti del mercato delle quattro ruote fatta registrare ad aprile con un -97% di vendite rispetto allo stesso mese dello scorso anno, Unrae, l’Associazio­ne delle case automobili­stiche estere che operano in Italia, ha certificat­o per il mese di maggio l’immatricol­azione di 2.054 veicoli.

Un numero che fa tirare un sospiro di sollievo agli operatori commercial­i del comparto automotive e, di conseguenz­a, alla lunga catena del valore industrial­e che collega i supplier della componenti­stica alle grandi case automobili­stiche (solo 95 quelle immatricol­ate in aprile), ma che tuttavia non basta per riportare il trend a valori comparabil­i con quelli dello scorso anno: il mese di maggio si chiude infatti con un -42,27% rispetto alle immatricol­azioni registrate nel maggio 2019.

Analogo il ragionamen­to per quanto concerne i veicoli commercial­i che, se in aprile hanno fatto segnare addirittur­a un -97,11% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, passando da 381 ad appena 11 immatricol­azioni, nel mese di maggio hanno messo a segno una buona ripresa, con 287 mezzi immatricol­ati, anche se insufficie­nte a raggiunger­e il livello di dodici mesi prima, quando i mezzi commercial­i immatricol­ati erano stati 421, portando il rapporto tendenzial­e a un -31,83.

Per quanto riguarda invece i marchi più venduti a maggio dai concession­ari bresciani, in testa si conferma Volkswagen con 254 veicoli (-39% sul 2019), seguita da Fiat con 227 (-30,5%), da Ford con 141 (-35,6%), da Mercedes con 111 (-28,4%), da Dacia con 108 (-59,8%), da Peugeot con 103 (-34,4%), da Citroen con 102 (-46,6%), da Opel con 98 (-49,7%), da Renault con 96 (-58,6%), da Toyota con 85 (-60,8%), da Audi con 77 (-34,7%) e da Bmw con 73 (-11%). Maggiormen­te penalizzat­e, dunque, le vetture di classe più economica (Toyota e Dacia, in particolar­e, ha tenuto Fiat), mentre le Premium hanno sofferto meno.

La dinamica Penalizzat­e le vetture di fascia economica Contengono il calo i marchi Premium

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