Ecobonus: pratiche 2018 a 100 milioni
Studio Confartigianato
In un solo anno, il 2018, gli incentivi governativi per le ristrutturazioni edilizie hanno generato in provincia di Brescia un giro d’affari vicino ai 100 milioni di euro. Per questo Confartigianato plaude alla decisione dell’esecutivo di ampliare lo strumento con il cosiddetto Super Ecobonus e, contemporaneamente, scrive ai 205 sindaci bresciani per chiedere di velocizzare e semplificare gli iter burocratici d’accesso a questo strumento (che sarà attivo dal primo luglio per due anni e che creerà in cinque anni una leva da 14 miliardi di euro a livello nazionale).
Quasi 100 milioni di euro. È questo il controvalore economico degli interventi edilizi legati agli incentivi statali per le ristrutturazioni in provincia di Brescia nel solo 2018, di cui quasi il 40% per la fornitura di nuovi serramenti, il 25% nell’ambito dell’installazione e la restante quota per interventi alla struttura degli edifici. Il dato è stato estrapolato da uno studio di Confartigianato, secondo cui, in Lombardia, sempre durante il 2018, le pratiche di ristrutturazione legate al cosidetto Ecobonus sono state 80 mila — una su due su edifici antecedenti al 1970 — per un investimento complessivo di 785 milioni di euro.
Un importante volano, che ha impegnato migliaia di piccole imprese, e il cui potenziamento contenuto nel decreto Rilancio — con detrazioni fiscali che possono arrivare a coprire addirittura il 110% della spesa sostenuta, con rimborsi in cinque anni — l’associazione di categoria guidata da Eugenio Massetti considera «leva fondamentale» per far ripartire un settore «che ha pagato più degli altri il lockdown», stimando un calo del 54% per il fatturato di marzo e del 71,8% ad aprile. Di qui l’appello di Confartigianato alle amministrazioni locali: «Abbiamo preso carta e penna e scritto ad ognuno dei 205 sindaci per chiedere di intervenire con uno sgravio delle imposte alle imprese, sul modello di quanto si sta facendo per il comparto del commercio, e poi abbiamo chiesto di coinvolgere le nostre imprese nella ripresa degli appalti pubblici e favorire gli interventi dei privati cogliendo le opportunità rappresentate dal nuovo bonus» spiega Massetti.
Il meccanismo offerto dal potenziamento dell’Ecobonus al 110% dall’1 luglio prossimo fino al 31 dicembre 2021 mobiliterà a livello nazionale risorse per 14 miliardi di euro fino al 2026, con una media annua di 2,3 miliardi. «Si tratta di un’opportunità incredibile — conclude Massetti — ma che deve trovare conferma nella sua stabilizzazione almeno sino a tutto il 2022 e che deve essere semplificata nei meccanismi per non incepparne l’onda positiva, o ancora preggio scoraggiare le imprese che si trovano già in balia di una burocrazia senza eguali». Ampia infatti è la potenziale platea immobiliare oggetto di interventi di riqualificazione, se si pensa che nel Bresciano 85 mila edifici sono stati costruiti prima del 1969 e oltre la metà dei 230 mila edifici residenziali è stato edificata prima del 1980.