Visite gratis ai pazienti bisognosi Il club dei medici senza parcella
In via Mazzucchelli un ambulatorio con ex primari, dottori e volontari
Tra i palazzi popolari di via Mazzucchelli a Brescia batte un cuore generoso che si è messo in moto per aiutare chi è doppiamente in difficoltà, ha problemi di salute, ma non può permettersi visite mediche, esami o terapie. Al civico 11/A c’è un piccolo esercito di camici bianchi, primari in pensione, medici in attività o giovani volenterosi, che si occupa di chi si trova in condizioni disagiate e nel bisogno di essere curato. Fuori dalla porta d’ingresso la prima accoglienza viene fatta dalla targa dell’associazione Un medico x te. Appesa al muro indica da sola tutta la disponibilità che il gruppo offre in maniera volontaria a chiunque ne abbia bisogno. L’idea, resa operativa circa un anno e mezzo fa, è arrivata grazie a Francesco Puccio - già responsabile della Chirurgia dell’ospedale di Manerbio - nelle sale del Rotary Club Brescia Sud Est Montichiari, dove non ha faticato a raccogliere l’appoggio dei soci e colleghi medici, arrivando a coinvolgere anche gli altri Club bresciani. «Siamo cinquanta medici ed eroghiamo prestazioni gratuite per trenta specialità mediche», spiega Puccio, che è pure presidente di Un medico x te. Visita, diagnosi e follow up. Tutto negli ambulatori allestiti nell’appartamento messo a disposizione dalla Congrega della Carità apostolica
che con Caritas, Croce Rossa che schiera in prima linea le infermiere volontarie, San Vincenzo, Il Calabrone, La Rete, Camper Emergenza e Ordine di Malta, ha contribuito a tessere una rete sanitaria, in collegamento con i medici di base, che si è rivelata fondamentale per molte persone. «Dall’inaugurazione del poliambulatorio si sono rivolte a noi oltre 100 persone, in egual misura italiani e stranieri», continua Puccio. Si accede solo su prenotazione, chiamando le segreterie di Congrega (030291561), Caritas (0303757746) e dell’associazione (3355256186). Si vagliano
le necessità, ma anche i requisiti, visto che il servizio è rivolto a persone che non risultano a carico del servizio sanitario nazionale e residenti nel territorio cittadino (di solito soprattutto anziani) con un reddito ISEE inferiore a 8.500 euro e in una situazione di grave bisogno.
«Abbiamo deciso di sostenere questo progetto, identificando un nuovo bisogno della gente, legato alla salute, che qui trova cinquanta cuori generosi a disposizione», sottolinea Riccardo Fogari, consigliere della Congrega. Cardiologia, cardiochirurgia generale, vascolare e toracica, medicina interna, ortopedia, fisiatria, oculistica, otorino, neurologia, pneumologia, nefrologia, psichiatria, malattie del cavo orale. «Abbiamo anche la terapia del dolore e possiamo eseguire esami di primo livello, come ecografie ed elettrocardiogrammi, grazie alle apparecchiature donate da Gruppo San Donato e Poliambulanza. Il Civile, invece ci ha messo a disposizione gli arredi», sottolinea Cesare Proto, istituzione della cardiologia e tra i fondatori di Un medico x te, che, oltre ad impegnarsi in via Mazzuccheli, ha istituito una borsa di studio intitolata alla figlia Emanuela (così come uno degli ambulatori dell’associazione), brillante psichiatra, prematuramente scomparsa. La specialità è seguita da un altro dei nomi di spicco della medicina bresciana, Gaetano Chirico, dirigente storico della Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Civile. «Ci occupiamo di seguire la crescita dei bambini, soprattutto stranieri, verificando che seguano una corretta alimentazione, ma anche le prescrizioni in fatto di vaccinazioni». Un’esperienza che nel suo complesso offre uno spaccato sociale importante che, attraverso l’elaborazione dei dati raccolti, potrebbe anche trasformarsi in uno studio scientifico e sociologico di rilievo.