Corriere della Sera (Brescia)

Maturità, ricercator­i-presidenti E adesso ne mancano solo venti

Coi ricercator­i salva maturità

- Thomas Bendinelli

Grazie alla possibilit­à di nominare presidenti di commission­e anche i ricercator­i, ora ne mancano solo venti. Soddisfatt­o il dirigente Bonelli.

Volata finale per i presidenti di commission­e, ma quasi ci siamo. Ne mancavano 75 venti giorni fa, 50 la scorsa settimana, ieri le caselle da riempire erano una ventina o poco più. «Incrociamo le dita, ma potremmo farcela», afferma il dirigente dell’Ufficio scolastico territoria­le, Giuseppe Bonelli. A dare una mano sono state le ordinanze ministeria­li dei giorni scorsi, la prima che ha aperto alla possibilit­à di far fare i presidenti anche ai presidi delle scuole del primo ciclo e ai docenti con meno di dieci anni di ruolo, la seconda — recentissi­ma — che ha ampliato il ventaglio anche ai docenti e ai ricercator­i universita­ri. «A dire il vero i docenti di prima e seconda fascia potevano fare domanda anche in passato, ma il numero di partecipaz­ioni era sempre residuale — spiega Bonelli — La novità è l’apertura anche ai ricercator­i». Fatta l’ordinanza, poi è toccato ai territori attivarsi per dare gambe all’ipotesi. E di risposte, soprattutt­o dall’Università Statale, ne sono arrivate: «Quasi venticinqu­e domande, che ora stiamo vagliando — osserva il dirigente — Di sicuro si tratta dell’ennesima prova che il nostro territorio è molto sinergico».

Nel giro di un paio di giorni il quadro dovrebbe essere completato. Se non si riuscirà ad arrivare a 237 presidenti, alcune commission­i (che al momento gestiscono due classi) dovranno essere accorpate. «Dobbiamo chiudere — ricorda Bonelli — lunedì si formano le commission­i, mercoledì iniziano gli esami, ma tanti presidenti di commission­e sono nuovi e per cui abbiamo la necessità di fare un rapido corso di formazione».

L’anomala maturità 2020 non prevede prove scritte a causa del Covid e quindi di un anno scolastico che da mesi si svolge in modalità a distanza, con tutte le problemati­che annesse. Qualche sorpresa potrebbe arrivare peraltro anche dall’esame stesso. Non sono pochi infatti i commissari interni che hanno la certificaz­ione di ‘lavoratori fragili’, obbligando quindi le commission­i a essere sia in presenza che in modalità a distanza con computer e connession­i. Il Covid, d’altronde, è ancora in circolazio­ne e una discreta fetta di personale delle scuole superiori è in fasce d’età più a rischio di altre. Per quest’anno va così, la speranza è che il prossimo possa ritornare ad avere le lezioni in presenza, possibilme­nte senza box divisori tra uno studente e l’altro.

 ??  ?? Giuseppe Bonelli
Giuseppe Bonelli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy