Grest approvati solo dai comuni e non da Ats
Sono i comuni a dover approvare i progetti dei centri ricreativi estivi inviando poi gli elenchi ad Ats, che però «non deve approvare nulla», fa sapere il direttore di Ats Brescia, Claudio Sileo. Resta aperto l’altro fronte caldo apertosi tra sindaci e Regione. «I primi cittadini non vogliono restare con il cerino in mano» qualora emergesse un caso Covid nei centri estivi — spiega Gabriele Zanni, presidente Acb — in altre regioni e province d’Italia non è così». E sottolinea la discrasia tra il decreto del governo del 17 maggio e la delibera regionale del 29 maggio: «Stando alle indicazioni del Governo i progetti dei Cre sono approvati dai comuni e, per quanto di competenza, anche dall’autorità sanitaria locale. Come fa Regione a non considerare una parte del decreto togliendo le responsabilità in carico alle Ats? I due testi vanno coordinati». Una sfasatura di cui ha chiesto conto anche Anci Lombardia al Pirellone, senza ottenere risposta. Vero è che Ats ha inviato a comuni, oratori e associazioni materiale informativo per svolgere in sicurezza i centri estivi e che le autocertificazioni dei genitori dovrebbero sollevare i sindaci da responsabilità penali. «Ma Regione per l’ennesima volta viene meno ad un’assunzione di responsabilità» attacca Gianantonio Girelli, consigliere regionale Pd. Duro anche l’assessore in Loggia Fabio Capra: «Regione non può rispondere picche su tutto. Le iscrizioni dei Cre comunali a Brescia sono congelate, in attesa di doverosi chiarimenti». (p.gor.)