Corriere della Sera (Brescia)

I 40 anni di Matuzalem «Oggi il mio Brescia lotterebbe per l’Europa»

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Quando si parla del Brescia dei sogni, a centrocamp­o abbondano i pieni buoni e i cervelli fini: da Pirlo a Guardiola fino alla variabile moderna di Tonali. Ma qualunque formazione troverebbe equilibrio solo con Francelino Matuzalem a dispensare energia (e qualità) per tutti. Il campione brasiliano, che ha lasciato un ricordo indelebile da rondinella dal 2002 al 2004, oggi compie 40 anni: li festeggerà a Natal, nella sua terra. Ma ha sempre un pensiero per la città dove è stato idolo incontrast­ato in una squadra di campioni: «Giocavo con Baggio, Guardiola, Toni, Appiah: eppure alcuni di loro sono stati contestati, io mai. Ho dato tutto e il mio unico rimpianto è non essere potuto tornare per chiudere la carriera». Si riferisce all’estate del 2014, quando poi andò a Bologna e fu allenato anche da Diego Lopez. La sua cessione per 14 milioni allo Shakhtar Donetsk di Lucescu resta l’ultimo grande affare di Gino Corioni. E pensare che arrivò gratis, dal Parma, in uno scambio di prestiti con Emanuele Filippini: «Ero un po’ intimorito da Mazzone, con lui invece sono diventato grande. Roby diceva che ero un cinese, per via dei miei capelli rossi, ma mi stimava molto; Guardiola voleva persino portarmi al Barcellona…». Il suo Brescia ora sarebbe da Champions? «Lotteremmo di sicuro per l’Europa: a quei tempi, in Italia, almeno sei squadre potevano vincere lo scudetto. Oggi no. Noi, con i campioni di cui disponevam­o, saremmo nell’élite del calcio italiano: ricordo ancora quando battemmo 2-0 la Juventus in casa». Che tempi, quei tempi.(lu.ber.)

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