Balotelli ancora ko, oggi visita medica
Continua il braccio di ferro tra l’attaccante e la società. Cellino: «Era il nostro sogno»
Mario Balotelli oggi sarà sottoposto a una visita specialistica richiesta dal Brescia. Massimo Cellino, ospite telefonico de «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento, non ha potuto esimersi: «Abbiamo fatto un grosso sacrificio economico per fare un contratto a Balotelli, era il nostro grande sogno».
Mario Balotelli ha la giustificazione del dottore, un po’ come a scuola: non era a Torbole per gli strascichi di una gastroenterite che lo affligge a fasi alterne da quasi due settimane e lo costringerà oggi a una visita specialistica richiesta dal Brescia calcio (tramite il medico sociale Maurizio De Gasperi, che lo ha visitato sabato). Eppure, anche ieri, tutti hanno parlato di Mario. Assente e presente ovunque. Nei discorsi della gente, delle parti in causa e persino di Matteo Salvini, che ieri a Gardone Valtrompia ha spezzato una lancia a favore del giocatore dopo le note schermaglie del passato: «Ho sentito Balotelli durante il coronavirus — ha detto — e ho conosciuto una persona diversa rispetto a quello che avevano dipinto i giornali. Spero che anche lui possa dire lo stesso».
Anche Massimo Cellino, ospite telefonico de «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento, non ha potuto esimersi dal tornare sulla vicenda che ha infiammato le ultime settimane, anche se in questo momento agli angoli dei contendenti — sembra ormai un ring — prevale la linea della massima prudenza anche nelle dichiarazioni: persino le virgole possono fare la differenza in una battaglia legale dall’esito per nulla scontato. «Siamo al braccio di ferro? Dovete chiedere a lui — ha detto il presidente a Radio Rai — Ci sono tanti giocatori che hanno una forma fisica buona e che non vanno a finire sui giornali tutti i giorni. Noi siamo una società che si sta leccando le ferite e ha fatto un grosso sacrificio economico per fare un contratto a Balotelli, era il nostro grande sogno». Deciso poi l’affondo sulla vicenda del protocollo sanitario, dopo le accuse di Mino Raiola nei confronti del club e i controlli della Procura Federale protrattisi per due giorni al centro sportivo: «Se facessimo tanti punti quanto i tamponi saremmo primi — ha ribattuto l’imprenditore sardo — Abbiamo speso 100 mila euro in esami nel giro di 10-12 giorni. Non capisco poi perché versiamo in tasse il 60% delle nostre entrate e non abbiamo diritto ad avere i tamponi dalle strutture mediche».
Poi la chiosa sulla ripartenza del sistema dopo il Covid-19: «Questo è un calcio farlocco, forzato dopo tre mesi di sosta, ma siamo dovuti ripartire per evitare la debacle finanziaria. Le società hanno parecchi problemi economici, i calciatori non vogliono capire che denari non ce ne sono e non bisogna avere vergogna di dirlo. Stiamo facendo un grosso sacrificio per non far crollare il sistema: stiamo facendo pagare il conto anche al pubblico senza chiedere scusa. La gente allo stadio deve tornare, senza tifosi non è calcio». Una riapertura parziale degli impianti entro il 2 agosto, data della chiusura del campionato, potrebbe essere persino più probabile della salvezza delle rondinelle, costrette a recuperare nove punti in 12 giornate: «Credo alla salvezza — Cellino dixit — ma non molto. Lopez e almeno un 60% della squadra sono però molto determinati: ci devo credere anch’io». Il clima in seno al gruppo, nonostante i fiumi d’inchiostro
su Balotelli e le numerose assenze in difesa (oltre allo squalificato Mateju, a Firenze saranno assenti Chancellor e Cistana: qualche problema anche per Martella), è in effetti sereno. Se esiste una squadra senza nulla da perdere è proprio il Brescia. C’è la ferma intenzione di provare a giocarsi tutte le proprie carte nelle prime due sfide con Fiorentina e Genoa. Altrimenti, con un mese d’anticipo rispetto alla concorrenza, verrà pianificata la prossima stagione in B. Lopez, il cui contratto scade nel giugno 2022 anche se le parti potrebbero decidere di chiudere in anticipo, ha già fatto esordire Andrea Papetti, classe 2002, probabile titolare anche lunedì sera (ore 19.30) a Firenze. E altri giovani della Primavera, su tutti l’esterno sinistro Mattia Capoferri e il trequartista Andrea Ghezzi, sono sotto osservazione. Dell’allenatore e del presidente, che già in passato ha dimostrato di avere fiuto. Gli errori di tutti i protagonisti nella vicenda Balotelli, calciatore incluso, invece restano.
Botta e risposta
Il presidente Cellino ribatte alle accuse di Raiola: Se facessimo tanti punti quanto i tamponi saremmo primi