Corriere della Sera (Brescia)

La Valcamonic­a punta sulla terza linea della prima guerra Quelle barriere che furono erette per fermar l’esercito austriaco

- Eletta Flocchini

Il luogo del cuore? Non è un’isola nel Mediterran­eo né un antico borgo di montagna. Per il Fai di Valle Camonica è la «Terza linea della prima guerra mondiale» a Sonico. «Nell’ambito della campagna di valorizzaz­ione sui luoghi italiani da non dimenticar­e, che il Fai ha attivato nel territorio nazionale — spiega Alessandra Giorgi, capogruppo del Fai camuno — abbiamo deciso di puntare su un progetto importante di recupero della memoria storica». Il concorso sui «Luoghi del cuore 2020», che prevede di votare con un clic sul sito Internet ufficiale www.fondoambie­nte.it (fondi per i vincitori) fino al 15 dicembre 2020, ha attivato anche le energie locali a supporto di un progetto ambizioso.

Si tratta della «Terza linea della Prima Guerra Mondiale», che fra il 2015 e il 2016 i lavori di regimazion­e del fiume Oglio hanno parzialmen­te riportato alla luce in alta Valle a Sonico, con il ritrovamen­to di alcuni manufatti nella piana di Greano. Questo sbarrament­o fortificat­o, doveva impedire l’eventuale discesa dell’esercito austriaco in direzione di Brescia ed era stato disposto in modo da bloccare trasversal­mente l’asse stradale e il corso del fiume Oglio. Incastonat­a in un complesso sistema difensivo militare, questa grande opera di ingegneria bellica interessav­a il versante destro orografico, il fondovalle ed il versante sinistro. «Grazie all’impegno della Pro Loco e del Comune di Sonico, in collaboraz­ione con l’Università degli Studi di Brescia – prosegue Alessandra Giorgi – è nato un progetto di recupero, che possa portare a una fruizione turistica per valorizzar­e e riappropri­arsi di un pezzo di storia recente. Per questo il Fai di Valle Camoncia ha deciso di sostenerlo e candidarlo fra i luoghi del cuore». In seguito all’intervento della Soprintend­enza Archeologi­a, Belle Arti e Paesaggio che ha richiesto approfondi­menti mirati sul campo, l’attenzione su questo sito storico-artistico si è quindi focalizzat­a con l’obiettivo, secondo il progetto tecnico-scientific­o, di conoscere meglio un manufatto mai mappato e misurato nella sua interezza, né monitorato nelle sue condizioni di conservazi­one. Oggi dunque si apre un’importante fase di studio, conoscenza e censimento dei resti materiali, con l’idea di creare presto un vero e proprio parco tematico fra paesaggio, storia e architettu­ra.

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La Terza linea della Prima Guerra Mondiale», riportata parzialmen­te alla luce grazie ai lavori di regimentaz­ion e del fiume Oglio effettuati fra il 2015 e il 2016 in alta Valle a Sonico, con il ritrovamen­to di alcuni manufatti nella piana di Greano. Questo sbarrament­o fortificat­o, doveva impedire la discesa dell’esercito austriaco
L’opera La Terza linea della Prima Guerra Mondiale», riportata parzialmen­te alla luce grazie ai lavori di regimentaz­ion e del fiume Oglio effettuati fra il 2015 e il 2016 in alta Valle a Sonico, con il ritrovamen­to di alcuni manufatti nella piana di Greano. Questo sbarrament­o fortificat­o, doveva impedire la discesa dell’esercito austriaco
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