Ottimismo Germani: Eurocup al sicuro
La firma sul passaggio di quote societarie, che comporterà una nuova definizione del pacchetto di maggioranza con la famiglia Ferrari in cima alla piramide, ancora non c’è.
Ma è tornato a splendere il sereno, con le nubi più diradate, dopo i tempora lidi venerdì e la schiarita del weekend: l’accordo di intenti (due terzi delle quote all’attuale sponsor del club, un terzo alla famiglia Bonetti-Bragaglio) potrebbe essere rivisto, tuttavia si è di nuovo intrapreso il binario giusto anche grazie all’intervento in prima persona di Faustino Ferrari, presidente della Germani
spa e padre di Mauro, amministratore delegato, colui che ha messo passione e denari al servizio del basket bresciano dall’estate 2016. C’è ottimismo.
E le operazioni procedono, la macchina non è ferma ai box. Ieri è divenuta ufficiale la partecipazione all’Eurocup per il terzo anno consecutivo. «Questo certifica le nostre ambizioni e le nostre aspettative. Stiamo lavorando per allestire un roster che sia competitivo anche per questa ennesima opportunità e per fare in modo di confermare quanto di buono realizzato nella scorsa stagione con il desiderio, se sarà possibile, di migliorare ulteriormente», ha detto il general manager Sandro Santoro, che sta già tracciando le linee guida del mercato in entrata. Il primo rinforzo sarà Giordano Bortolani, diciannove anni, cresciuto nell’Olimpia Milano e consacratosi a Biella, in Serie A2, dove ha realizzato circa 15 punti di media a gara togliendosi anche lo sfizio di debuttare in nazionale. Una mossa gradita a coach Esposito, intenzionato a svecchiare un roster i cui capisaldi saranno tuttavia ancora David Moss, Luca Vitali e Brian Sacchetti. La Germani intende chiudere a breve con un altro italiano, Christian Burns, cavallo (di razza) di ritorno. Poi si concentrerà sugli stranieri: dalla conferma di Cain all’inserimento di 3-4 nuove pedine chiamate ad alzare il livello. Awudu Abass ieri ha intanto firmato un contratto triennale con la Virtus Bologna. Tutto come da copione: «Ogni cosa ha il suo processo e il suo tempo. È stato scritto di tutto, ma eravamo già avanti. È stata lunga, ma anche questo fa parte del gioco, il mercato funziona così». Pur luminoso, è già il passato.