Corriere della Sera (Brescia)

Su il sipario Il teatro vi aspetta

Shammah riapre il suo Parenti «Non deve passare l’idea che gli spettacoli si vedano dal divano»

- Livia Grossi

Ci sono i big Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Lino Guanciale e Michele Placido, ma anche il corrosivo Don Giovanni di Michela Murgia, la danza di Luciana Savignano e nel fine settimana, da luglio, i bagni notturni con aperitivo e sottofondo musicale. È il cartellone estivo del Teatro Franco Parenti, dal 18 giugno al 21 settembre, venti titoli e un solo obiettivo, « ripartire insieme». Andrée Ruth Shammah invita la città sul suo triplo palcosceni­co: la Sala Grande con i posti distanziat­i eleganteme­nte da tavolini e lampade, i Bagni Misteriosi, un’arena di 500 posti con una pedana-palco sull’acqua, e la Sala A come A con i suoi 60posti. « Proviamo a ripartire con prudenza e rispetto di ciò che è successo», dice Shammah. «Non deve passare l’idea che gli spettacoli si possano vedere sul proprio divano: anche se Rai 5 fa dei meraviglio­si documentar­i, il teatro è incontro e condivisio­ne».

Ad aprire il cartellone giovedì un titolo- manifesto: «Stasera si può entrare. Fuori 2», piccola follia di Andrée Shammah site-specific per i Bagni Misteriosi. Con il pubblico diviso in 6 isole di 20-30 posti, lo spettacolo è incentrato sul ritorno alla vita del teatro. In scena intimi monologhi, ma anche ballerine, musicisti e acrobati che provano i loro numeri, personaggi immaginari che in questi mesi sono rimasti chiusi in teatro e ora chiedono di essere ascoltati. Dopo la maratona musicale del 21 giugno con la

Società del Quartetto che termina qui la Festa Europea della Musica con una serata dedicata ai giovani talenti (ingresso gratuito dalle 20.30), a fine giugno il Teatro dei Gordi propone «Sulla morte senza esagerare», omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Dalle maschere di cartapesta al teatro in realtà virtuale di Elio Germano. Con il pubblico dotato di occhiali immersivi e cuffie, l’attore è in scena il 30 giugno con «Segnale d’allarme», trasposizi­one virtuale de «La mia Battaglia», tratto dalla traduzione italiana del «Mein Kampf». Uno spettacolo in cui si riflette sul senso di comunità, ma anche su xenofobia e manipolazi­one del pubblico. In luglio infine anche gli attori che hanno dovuto sospendere i loro spettacoli: Luigi Lo Cascio propone «La scoperta della luna», da una novella di Pirandello, mentre Filippo Dini è in scena con «Locke» di Steven Knight. Ivana Monti è un’anziana milanese del Lorenteggi­o con «Una vita che sto qua» di Roberta Sker, è invece in omaggio ai 100 anni della nascita di Fellini la «Giuliett» di Valter Malosti interpreta­ta da Roberta Caronia. Infine, in collaboraz­ione con il Teatro Maggiore di Verbania, in cartellone Michele Placido con «Amor y Tango», «Carmen, diario di un capolavoro» e in settembre la danza di Luciana Savignano. In chiusura tra gli imperdibil­i, Lino Guanciale con il monologo «Fuggi la terra e le onde».

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Regista Andrée Ruth Shammah ieri durante la presentazi­one del cartellone (foto Piaggesi / Fotogramma)

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