In dieci numeri gli occhi della Città
Alla Kasa dei Libri una mostra sulla rivista che uscì dal 1997 al 2002 Tra i fotografi Berengo Gardin e Basilico
Le foto sono tutte in bianco e nero, il colore è assente. Sono immagini dei migliori maestri di allora, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Mario De Biasi. Le storie girano in parte intorno a personaggi noti, Dario Fo, Umberto Veronesi, ma si avventurano anche in territori sconosciuti, scavano alla ricerca di idee e progetti emergenti, di nuovi volti. La rivista «Città» ebbe breve vita, cinque anni e dieci numeri, dal 1997 al 2002. La ideò Guido Vergani, insieme a Emilio Tadini e a Carlo Orsi, per risollevare l’umore a una Milano incupita, che aveva voglia di buttarsi Tangentopoli alle spalle e riprendere a correre.
Quelle immagini e quegli articoli rivivono, nella mostra «Milano, storie di Città», che inaugura oggi alla Kasa dei Libri (Largo de Benedetti 4; lunven, ingr. lib. su appuntamento, mail a mostre@lakasadeilibri.it, fino al 3 luglio). «Ho pensato fosse il momento giusto per riproporle perché Milano è oggi come allora, anche se per ragioni diverse, a una battuta d’arresto e deve ritrovare forza. Mi auguro sia d’auspicio per il futuro», spiega lo scrittore (e padrone di Kasa) Andrea Kerbaker. Persone, luoghi, storie: la mostra è organizzata in tre sezioni, che permettono di ritrovare i fili portanti della rivista. Fra le immagini iconiche ci sono Riccardo Muti, sfuocato, la bacchetta a mezza aria, che dirige alla Scala (copertina del primo numero) e lo scatto di gruppo, dello stesso Orsi, ai padri del design Achille Castiglioni, Ettore Sottsass, Vico Magistretti e Marco Zanuso (copertina successiva). Il numero 7, l’ultimo prima della fine del secolo, passa in rassegna gli eventi del Novecento attraverso gli occhi della città: «3.000 cavalli al giorno in via Manzoni, anno 1903»; «Borsa chiusa per lo scoppio della guerra, agosto ‘14»; «Inaugurazione linea 1 metropolitana, 1964», fino ad arrivare al 1999, «anno di restituzione del Cenacolo, dopo i lunghi lavori di restauro».