Incidente in motorino Muore giovane stella del calcio femminile
Arianna Varone aveva vinto la Coppa Italia di serie C Il ministro dello Sport Spadafora: «Una tragedia»
PAVIA Capelli lunghi biondi, il sorriso sempre stampato in volto. La grazia di Iniesta e l’aggressività di Gennaro Gattuso, i suoi due idoli già ai tempi dell’oratorio, a Gropello Cairoli, quando giocava le partitelle con gli amichetti maschi delle scuole medie. La passione di Arianna Varone, classe 1999, è tutta racchiusa lì, in quella foto postata su Instagram mentre bacia il trofeo di Coppa Italia femminile di calcio di serie C, vinta nel maggio del 2019.
La maglia rosanera della Riozzese, la squadra di Arianna, resterà per sempre nell’armadietto. La sua giovane vita si è spezzata sull’asfalto, a soli 21 anni. Lo scooter che sbanda, urta un camion, e finisce a terra. Arianna che, dopo l’impatto, viene scaraventata a qualche metro di distanza.
Il tragico incidente si è verificato ieri mattina intorno alle 8 a San Martino Siccomario, in località Fossa dei Leoni. La dinamica è ancora al vaglio degli agenti della Polstrada intervenuti sul luogo dello scontro, ma sembra che la ragazza sia carambolata d’improvviso addosso al mezzo pesante, dopo aver urtato un’auto.
La 21enne stava arrivando dal vicino comune di Carbonara sulla ex statale dei Giovi e, superato il rondò per Sannazzaro, potrebbe aver perso il controllo del suo scooter, finendo contro il camion che arrivava da Pavia. Arianna Varone è caduta e ha battuto la testa, perdendo conoscenza. I sanitari del 118 hanno provato disperatamente a salvarle la vita, è stata rianimata a lungo ma non c’è stato nulla da fare. Le ferite erano gravissime, non le hanno lasciato scampo. Il camionista e i genitori della giovane promessa del calcio hanno accusato un malore, e sono stati soccorsi dalle ambulanze.
Anni di sogni e progetti distrutti sotto il sole cocente di questo inizio d’estate. Arianna aveva trovato lavoro come impiegata e, da poco settimane era ripresa l’attività in ufficio dopo il lockdown. Era contenta di questo lavoro, raccontano gli amici, ma i suoi occhi brillavano per il pallone.
Arianna Varone aveva iniziato la sua carriera nell’Asd femminile Inter, valorizzandosi poi nel Milan Ladies prima di approdare nel 2017 nella Riozzese, con la quale ha disputato un’ultima stagione da protagonista «Quando una è brava con i piedi, è destino che faccia questo», commentavano gli amici, spesso battuti sul campo dalla sua instancabile corsa. «Ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone all’età di 5 anni, militando nella squadra dell’oratorio del mio paese Gropello Cairoli dove ho giocato con i maschietti fino ai 13 anni», così la centrocampista dai piedi buoni si raccontava in un’intervista. Quello stesso paese che ora non sa farsene una ragione: «Arianna era una ragazza positiva, luminosa, di talento — ha commentato il sindaco di Gropello, Chiara Rocca —. Tutta la comunità si stringe attorno alla sua famiglia. La notizia della sua scomparsa è un dolore immenso per noi». Le foto di Arianna scorrono su Facebook, in quella piazza virtuale dove tanti condividono momenti, ricordi. Le immagini delle vacanze, della festa per i 50 anni della mamma, le esultanze sotto gli spalti, coppe alzate in aria, e maglie importanti come quelle di Milan e Inter. «Non ho mai avuto la possibilità o il tempo di venirti a veder giocare, ma certo che io e Marco ti abbiamo proprio allenata bene giù in cortile quando hai iniziato a tirare i primi calci al pallone, se sei arrivata fin lì» ricorda un amico. « Una tragedia enorme», dice il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Anche l’Inter ha espresso il suo cordoglio. E poi il saluto commosso della Divisione calcio femminile della Figc. «Lascerà un vuoto incolmabile nella vita delle persone che le volevano bene e che hanno avuto la fortuna di starle accanto. Ciao Arianna».