Solo il weekend funziona I turisti? Tutti dall’Italia
La sfida è coltivare le vacanze di prossimità dalla Lombardia Bresciatourism: «È l’unica strategia possibile al momento» Pochi stranieri, in auto da Svizzera, Austria e Germania
Il Garda diventa meta del Nord Italia, non più dell’Europa settentrionale. L’inversione dei flussi turistici era nell’aria, molti se l’aspettavano. Infatti il primo vero weekend d’estate conferma che l’8090% della clientela è italiana, l’opposto degli ultimi dieci anni. «La formula del fine settimana funziona. Pesa l’assenza totale di clienti russi, inglesi e scandinavi. Ci sono invece tedeschi e svizzeri» conferma Marco Polettini, presidente di Bresciatourism e titolare di un quattro stelle a Desenzano. Zurigo e Monaco sono a trequattro ore d’auto, il viaggio è fattibile. Dimenticate gli aerei low cost pieni a Verona, Bergamo o Milano. Nonostante ciò, il comparto turistico non ha intenzione di rimanere a guardare. Certo le difficoltà non mancano, tra sconti rilevanti (30-50%), prenotazioni l a s t - minute e lo sma r t working che sembra aver cancellato il turismo business. «Ma l’ottimismo ci serve, non possiamo farne a meno» dice
Polettini. Sicuro che la clientela apprezzi il rispetto delle regole e gli ampi spazi di relax tra giardini e piscine. Certo, chi non può offrire questi comfort – come molte strutture low cost – fa più fatica a intercettare clienti esigenti. «Il Garda è un posto sicuro, lavoriamo perché passi questo messaggio. L’accoglienza continua, l’ospitalità — sostiene
il presidente di Bresciatourism — è una sfida internazionale». E dato che oggi il flusso turistico più importante da intercettare sono gli italiani, l’obiettivo è convincere milanesi e veneti a scegliere il lago anziché dirigersi verso la Liguria o la più economia Croazia. Ed è più facile che i big spender italiani, abituati ad una certa comodità, prediligano i resort e gli alberghi del Garda piuttosto che mete di mare o montagna oltreconfine. Se coltivato bene, il turismo di prossimità (da Milano, da Cremona, dall’Emilia) potrebbe «portare risultati positivi anche più avanti».
Nell’Alto lago la stagione è partita più lentamente. «C’è un’affluenza importante nel weekend, anche fino a tarda sera. Le spiagge di Salò – racconta il sindaco Giampiero Cipani – sono molto affollate. Tanti italiani scelgono il lago più che il mare». Per aiutare bar e ristoranti l’amministrazione ha istituito il senso unico, allargato i plateatici e scontato la tassa di soggiorno. Un certo movimento è ripartito, ma gli alberghi avranno clienti soprattutto da metà luglio in poi: anche qui pesa l’assenza di inglesi e la scarsità dei tedeschi. Tra seconde case e appartamenti-vacanza, a Salò il turismo c’è a tutti i livelli. «I conti — dice Cipani — li faremo a fine stagione».