Movida, il Carmine chiede più spazio
I gestori dei locali sperano che la Loggia autorizzi la zona senz’auto e tavoli più larghi
I gestori dei locali nella zona del Carmine hanno chiesto alla Loggia la possibilità di occupare il suolo pubblico e chiudere le strade per quattro sere (venerdì 10 luglio, sabato 18 luglio, venerdì 24 luglio, sabato 1 agosto) oltre che di potersi allargare con i tavoli all’aperto. Un modo per incrementare i magri affari di questo periodo. Ora attendono la risposta della Loggia.
Meno dell’un per cento dei tamponi è risultato positivo, in Lombardia: 95 casi su 10.160 test molecolari. In provincia di Brescia ieri i laboratori hanno registrato 13 casi, a Milano i contagi sono 19, nella Bergamasca si sale a 31, due casi a Cremona e 13 a Mantova dove un doppio focolaio era stato identificato nei giorni scorsi in alcuni macelli, tra Viadana e Bozzolo. E dato che il freddo aiuta la proliferazione del virus, il monito sul rispetto delle regole di prevenzione e sicurezza sul posto di lavoro rimane valido per tutte le province. Rimangono 367 i cittadini bresciani costretti in isolamento domiciliare (-28), mentre salgono a 12.366 (+37) i pazienti guariti dal Covid. Ieri nel bresciano si è registrato un nuovo decesso, mentre in Lombardia se ne contavano 16. Dei 95 tamponi risultati positivi ieri, 21 erano «debolmente positivi» e 32 frutto di precedenti esami sierologici. Per l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, i dati confermano «buone notizie», dimostrando «come la battaglia contro il virus stia producendo i risultati sperati». Intanto, mentre gli ospedali vedono ridursi gli ingressi e soprattutto i ricoveri, prosegue l’attività di ricerca sul Covid. Al Civile, ad esempio, sono quattro i progetti selezionati e finanziati da Regione Lombardia, con l’assegnazione di finanziamenti alla ricerca in ambito sanitario sostenuti da bandi pubblici competitivi della Direzione generale Welfare, di Fondazione Cariplo e della Fondazione Veronesi. Tra i quattro progetti gli Spedali Civili sono stati selezionati o come capofila — nel caso del progetto «Risposta immune in pazienti con COVID-19 e co-morbidità» (Dott.ssa Luisa Imberti) — oppure come partner, per i progetti «Neuro Virtual Hospital» (Prof. Alessandro Padovani), «Strokovid», (Prof. Alessandro Pezzini), «COVitaminD trial» (Prof. Paolo Bossi) .