Feralpi, subito dentro o fuori La vittoria è già un obbligo
Partono i play off di Serie C. Caracciolo cerca il gol
In campo dopo 140 giorni, stasera a Padova alle 20.45, ma obbligata a vincere per continuare a sognare la Serie B e non andare in vacanza: tra le tante storture della ripresa c’è anche l’insolito destino della Feralpisalò, che avrebbe preferito — come la maggioranza delle altre società — chiudere la stagione dopo i mesi di lockdown senza tornare a giocare ma non si è sottratta alla partecipazione ai play off su base volontaria.
Alcune hanno rinunciato, tra queste il Modena, che nel primo turno ha lasciato quindi la qualificazione ai gardesani. Il presidente Giuseppe
Pasini ha deciso di provarci, del resto i suoi hanno pochissimo da perdere: rispetto a una città come Bari, la grande favorita per l’ultimo posto promozione, le porte chiuse danneggiano poco chi è già abituato a non poter puntare sul fattore campo.
Oggi può essere l’inizio oppure già il capolinea dell’avventura: dentro o fuori, la Feralpi avanza solo se sconfigge il Padova (più avanti in classifica nella stagione regolare), retrocesso l’anno scorso, attrezzato per il salto di categoria ma reduce da uno 0-0 contro la Sambenedettese quattro giorni fa.
Bastava per passare il turno, basterebbe anche stasera, tuttavia la squadra di Mandorlini ha dei limiti che Caracciolo e compagni possono provare a mettere in evidenza. «Ho visto bene la squadra in allenamento, abbiamo entusiasmo e siamo convinti di poter vincere anche se affrontiamo un avversario difficile», ha dichiarato l’Airone, 39 anni a settembre ma intenzionato a continuare la carriera da calciatore almeno per un’altra stagione.
Davanti a lui e ai compagni ci sono cinque sfide potenziali in 17 giorni, tutte in turno unico, da qui al 22 luglio. La più difficile è oggi. Senza vittoria, sarà già tempo di pianificare la prossima stagione. La società si è mossa in anticipo e la Serie B stravolgerebbe i piani. Ma è l’obiettivo di sempre, va fatto un tentativo.
La sfida
Lo scontro di oggi può essere già il capolinea dell’avventura: ai veneti basta il pari