Nuovo focolaio in un salumificio «Sei operai sono positivi»
MANTOVA Sei lavoratori su 25 positivi al coronavirus nel salumificio Rosa di Viadana, finito sotto sorveglianza sanitaria da parte dell’Ats Val Padana. Nei giorni scorsi in alcuni macelli e salumifici di Viadana e Dosolo si erano accesi altri tre focolai, che secondo le autorità sanitarie sono sotto controllo. Complessivamente sono stati contagiati 70 lavoratori (per lo più asintomatici), di cui 58 lombardi. Nelle ultime due settimane sono stati eseguiti 1.400 tamponi. Nei giorni scorsi nel salumificio Rosa è stato segnalato un caso positivo. «L’Ats ha immediatamente avviato l’inchiesta epidemiologica in collaborazione con il medico competente e ha disposto uno screening tramite tampone nasofaringeo a tutti i 25 dipendenti», comunica l’azienda. Sei le persone contagiate, per lo più asintomatiche. Non sono emerse irregolarità nell’applicazione dei protocolli anti-Covid ma la produzione è stata temporaneamente sospesa per permettere la sanificazione dell’impianto. Il 1° luglio Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al Prefetto e all’Ats un incontro per verificare la diffusione del contagio. «Penso sia solo un caso che i recenti focolai siano localizzati in macelli e salumifici — dice Paolo Soncini della Uil —. Questa è un’area dove i contagi sono numerosi e il virus non ha mai smesso di circolare. Purtroppo le associazioni dei datori di lavoro non hanno voluto firmare il protocollo territoriale per le misure di sicurezza anti-Covid». Secondo Ciro Di Lena della Cisl è difficile individuare la fonte dei contagi: «Sarebbe utile sottoscrivere protocolli ad hoc per ciascuna azienda, per tutelare lavoratori e datori». Il sindaco di Viadana Alessandro Cavallari afferma che la situazione è sotto controllo: «In paese ci sono 35 persone positive, una settimana fa erano una decina, l’aumento è dovuto ai focolai ma diversi lavoratori dei macelli e dei salumifici abitano in altri comuni».