Corriere della Sera (Brescia)

Petrella e Acciarino da Bach a Gershwin

- Enrico Parola

A25 anni appena compiuti (il 24 giugno) si può già figurare nella categoria «grandi» di «Musica Maestri!», il cartellone estivo con cui il Conservato­rio di Milano presenta i suoi migliori allievi spesso protagonis­ti a fianco dei loro docenti. Nel 2019 Diego Petrella è stato premiato come il miglior allievo assoluto del Conservato­rio, coronando una vertiginos­a ascesa che nel 2015 già lo vedeva solista in sala Verdi nel primo concerto per pianoforte di Rachmanino­v, diretto da Daniele Rustioni. Oggi, sempre al Conservato­rio (via Conservato­rio 12, ore 18, ingr. lib. su prenotazio­ne con mail a biglietter­ia@consmilano.it), duetta con Riccardo Acciarino, col quale avrebbe dovuto tenere una tournée in varie città italiane, annullata a causa della pandemia. Con Petrella, Acciarino suona il clarinetto, anche se ama esibirsi anche con il sassofono e al pianoforte, spaziando dalla classica al jazz fino alla musica klezmer. Di questi suoi interessi c’è un riverbero nel brano che conclude il programma, il «Jazz Etude» di Kapustin arrangiato per clarinetto e pianoforte dai due stessi interpreti; prima la Sonata di Poulenc, lo standard jazz «God Bless The Child» e tre Preludi di Gershwin; per il solo Petrella, che poi lascerà la scena ad Acciarino per «Drift» di Lowenstern, la Sarabanda dalla suite per violoncell­o in re minore di Bach.

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Talento Diego Petrella stasera al fianco di Riccardo Acciarino

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