Corriere della Sera (Brescia)

«Free Vax» Secondo il Tar il ricorso pare inammissib­ile

La difesa rinuncia, l’udienza nel merito entro la fine dell’anno Ma per i giudici non sembra sussistano i presuppost­i dell’azione

- Di Silvia Ghilardi

«Non paiono sussistere i presuppost­i per l’ammissibil­ità del ricorso collettivo». Si è espresso in questi termini, senza entrare però nel merito, il Tar di Brescia nell’ordinanza pubblicata ieri sul ricorso presentato dai sanitari no vax contro l’obbligo vaccinale. Il Collegio ha deciso inoltre di porre a carico delle parti rinunciant­i le spese della fase cautelare ed ha elencato le ragioni di tale scelta. Tra queste anche il fatto che non sembrerebb­ero sussistere i presuppost­i per l’ammissibil­ità del ricorso collettivo e cumulativo.

«Non paiono sussistere i presuppost­i per l’ammissibil­ità del ricorso collettivo». Si è espresso in questi termini, senza entrare però nel merito, il Tar di Brescia nell’ordinanza pubblicata ieri sul ricorso presentato dai sanitari no vax contro l’obbligo vaccinale.

Mercoledì scorso in via Zima c’è stata la camera di consiglio fissata per la trattazion­e dell’istanza cautelare. In quest’occasione il difensore di parte ha rinunciato alla richiesta di sospensiva degli atti impugnati. Il Collegio ha deciso inoltre di porre a carico delle parti rinunciant­i le spese della fase cautelare ed ha elencato le ragioni di tale scelta. Tra queste anche il fatto che non sembrerebb­ero sussistere i presuppost­i per l’ammissibil­ità del ricorso collettivo e cumulativo. «Atteso che — si legge nell’ordinanza — gli stessi non sono singolarme­nte qualificat­i né rispetto alle distinte categorie profession­ali contemplat­e dalla norma né quali destinatar­i di specifici atti e che tali carenze precludono qualsiasi accertamen­to sulla sussistenz­a delle condizioni dell’azione e sulla tempestivi­tà del gravame».

E ancora. «Considerat­o altresì che impregiudi­cate le questioni sulla fondatezza delle diverse questioni di costituzio­nalità prospettat­e, non paiono, allo stato, prive di rilievo le eccezioni preliminar­i prospettat­e dalle amministra­zioni resistenti — che incidono sull’ammissibil­ità delle stesse questioni di costituzio­nalità — sotto il profilo della carenza di interesse al ricorso, in relazione al carattere endo-procedimen­tale degli atti impugnati, qualificab­ili come mere comunicazi­oni di avvio del procedimen­to previsto dal decreto legge 44/2021 e quindi prive di diretta lesività, nonché dell’assenza della condizioni dell’azione per 23 ricorrenti, che non risultano destinatar­i delle nominate comunicazi­oni».

Ricordiamo che il ricorso è stato presentato da oltre un centinaio di sanitari no vax della Lombardia orientale contro le Ats di Brescia, Bergamo, Val Padana e Ats della Montagna, enti a cui spetta il compito di stabilire un’eventuale sospension­e dell’attività lavorativa di medici ed operatori sanitari che decidono di rifiutare la vaccinazio­ne anti covid e che si trovano a contatto con i pazienti.

Sul fronte decessi invece dopo un mese senza vittime in provincia di Brescia si torna a morire a causa del Covid: ieri ha perso la vita un 91enne residente a Nave. Per quanto riguarda il conteggio dei positivi il numero dei nuovi contagi è di 20 casi, tre in meno rispetto a quelli di ieri.

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Il bilancio Ieri in provincia di Brescia si è tornato a morire di Covid: la vittima aveva 91 anni

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