Euroverde, il fatturato vola In 3 anni impennata del 36%
Putelli: «I primi sei mesi 2021 hanno fatto rilevare in incremento del 12%»
Che l’emergenza sanitaria si sia riversata sul sistema economico è cosa nota e assodata. Ma c’è chi, nonostante la crisi, registra un’impennata del fatturato, anche grazie a una «chiara visione proiettata al futuro» densa di investimenti: così Giovanni Putelli, presidente del Cda di Euroverde — società agricola con sede ad Azzano Mella, oltre 60 anni di esperienza nel settore orticolo e tra i maggiori player nazionali del pronto fresco — che ha chiuso il bilancio 2020 con un fatturato di 34,1 milioni di euro, pari a un incremento dell’8,5% sul 2019. Che arriva a un + 36% dal 2018.
«Nel 2020 anche il nostro settore ha risentito della crisi — spiega in apertura di Cda il proprietario, Fabrizio Ziliani — Abbiamo rilevato un cambiamento nei tipi e i modi di consumo, che ci ha costretti ad adeguarci in tempi strettissimi ai nuovi trend, mantenendo la massima attenzione sulla qualità del prodotto e sulla sua sicurezza».
Non solo il fatturato, «migliorano gli indici di redditività con un Ebitda che si attesta a 2,4 milioni (il 7% del fatturato) in crescita del 50%», aggiunge Giovanni Putelli, presidente del Consiglio di amministrazione. E pure il 2021, annunciano i vertici, fa ben sperare: «I primi sei mesi hanno fatto rilevare un incremento del 12% e le previsioni di fine anno ci propongono una forbice tra il +10% e il +12%, per un fatturato complessivo che, Covid permettendo, dovrebbe superare i 38 milioni di euro».
Voglia di crescere, 190 dipendenti, sostenibilità economica e ambientale come «cardini» del modo di operare, dal 2018 Euroverde ha investito 12 milioni in produzione e risorse umane. E dal 2020 «sta investendo anche per la realizzazione di un nuovo impianto — spiega l’amministratore delegato Marco Spalla — dove accorperemo tutta la fase produttiva, dalla preparazione delle verdure al packaging e alle zuppe. Dedicheremo poi nuove risorse per incrementare la coltivazione ‘in house’ delle materie prime, in modo da controllarne direttamente la qualità, garantire il rispetto dell’ambiente e consentire un’ottimizzazione dei processi produttivi».