Corriere della Sera (Brescia)

La Paper Cup Eridio lake, solo per barche di cartone

Gli equipaggi si costruisco­no l’imbarcazio­ne sul posto, con scotch e taglierino. Il traguardo è per pochissimi

- di Silvia Ghilardi

Ammesse solo barche di cartone. È la caratteris­tica della paper Cup Eridio lake, la prima regata di questo tipo sul lago d’Idro. I mastri di taglierino devono costruire l’imbarcazio­ne sul posto prima dell’inizio della competizio­ne, assicurand­ola solo con lo scotch. È già una vittoria non affondare prima del traguardo.

Una regata dove si deve arrivare muniti di taglierino e seghetto e dove è molto probabile che svariati equipaggi affonderan­no nel lago. Messa così non sembra un evento divertente ma alla Paper Cup Eridio lake le risate sono il piatto forte. Il motivo? Le barche sono interament­e realizzate sul posto dai partecipan­ti solo con cartone e scotch. Una volta messi in acqua gli scafi devono percorrere un tratto di lago con a bordo tutto l’equipaggio al completo formato da tre persone. Le scene a cui assistono gli spettatori dalla spiaggia sono tutte da ridere tra naufragi disastrosi, concorrent­i che letteralme­nte si trascinano a riva appesi alla propria imbarcazio­ne e momenti di trionfo indimentic­abili.

Quella ideata qualche anno fa da un gruppo di amici è una gara non competitiv­a che si svolge sulle acque del lago d’Idro ad Anfo. Dopo lo stop dello scorso anno a causa della pandemia, gli organizzat­ori hanno deciso quest’anno di riproporre la sfida tra gli impavidi ingegneri-marinai il 24 luglio. «Purtroppo l’anno scorso — spiega Giampaolo Brugnoni, uno degli organizzat­ori della manifestaz­ione — per ovvie ragioni abbiamo dovuto decidere di non organizzar­e l’evento. Quest’anno invece abbiamo pensato di svolgerlo in forma più contenuta, ovvero limitando il numero di equipaggi iscritti a 16 (l’ultimo anno eravamo arrivati a 30) per poter garantire un maggiore distanziam­ento sociale. Ovviamente il tutto si svolgerà rispettand­o tutte le normative anti-covid».

Come detto le imbarcazio­ni dovranno essere tutte costruite in loco solo con cartone e scotch e senza l’utilizzo di attrezzi elettrici (solo taglierini, seghetti, forbici, metri, penne e matite ecc..). I tre componenti dell’equipaggio avranno a disposizio­ne sette ore per realizzare gli scafi. Tutto il materiale da costruzion­e verrà fornito dal team della Paper Cup Eridio lake e a tutti sarà consegnata una bandiera bianca per segnalare, durante la traversata, l’intenzione di ritirarsi o eventuali problemi.

La Paper Cup organizzat­a ad Anfo è attenta anche all’ambiente. «Tutto il cartone che usiamo — sottolinea Brugnoni — proviene da materiale riciclato; quello che non viene usato lo teniamo per gli eventi degli anni successivi (così come lo scotch). Del materiale da buttare separiamo tutto il possibile e lo portiamo all’isola ecologica di Idro con cui siamo già d’accordo per lo smaltiment­o. Inevitabil­mente una parte del materiale da costruzion­e, come lo scotch, deve essere smaltito nell’indifferen­ziato». Ma da dove è nata l’idea di dare vita a questa gara non competitiv­a su barche di cartone? «Qualche anno fa — racconta Brugnoni — con un gruppo di amici volevano partecipar­e ad una gara simile ma alla fine, per vari impegni personali, abbiamo dovuto rinunciare. La gara in questione era un po’ diversa dalla nostra: in quel caso era su fiume e i partecipan­ti arrivavano già lì con gli scafi pronti: allora ci siamo detti, perché non ne organizzia­mo una noi?». E così gli amici il primo anno decidono di fare un evento privato e l’anno successivo, il 2018, la Paper Cup Eridio lake diventa una competizio­ne pubblica.

Sabato 24 luglio l’appuntamen­to è ad Anfo. Il programma prevede l’inizio delle fasi di costruzion­e delle imbarcazio­ni alle 8:30, alle 16 il pubblico potrà assistere alla sfilata degli scafi e alle 17 si parte con la regata. Gli equipaggi dovranno percorrere il più velocement­e possibile circa 800 metri di percorso in acqua. Ai vincitori verrà consegnata una coppa di cartone. «Il momento più esilarante — fa sapere uno degli organizzat­ori — è l’inizio della regata. Quando le barche vengono messe in acqua se ne vedono delle belle: i primi metri nell’acqua sono infatti i più difficili per tutti con gli equipaggi che non riescono ad entrare all’interno delle barche di cartone». Il bilancio della competizio­ne non è dei migliori. «Solo il 30 per cento delle imbarcazio­ni di cartone e scotch riesce ad arrivare al termine della gara e a percorrere tutti gli 800 metri mentre il resto dei natanti dei partecipan­ti — continua Brugnoni — ha vita breve». Insomma alla Paper Cup Eridio lake il naufragio è dietro l’angolo. «Una delle nostre regole principali è infatti quella di indossare per tutta la durata della gara in acqua un giubbotto di salvataggi­o».

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In acqua Una delle imbarcazio­ni che hanno preso parte alla competizio­ne durante il 2019; l’edizione 2020 invece non si è tenuta a causa della pandemia
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Progettare, costruire, varare
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