Caffaro, i deputati di centrodestra cercano fondi e criticano Del Bono M5S: Nova non si è accorto che la base d’asta era fuori mercato
I parlamentari bresciani di centrodestra accolgono l’invito del neoassessore Capra a collaborare per reperire più fondi per la bonifica Caffaro, la cui gara è saltata perché servono 20 milioni in più. «Siamo a disposizione della città per reperire maggiori risorse, come accaduto in altre circostanze, come per la metropolitana. Abbiamo già avuto interlocuzioni con il viceministro Vannia Gava» dicono Simona Bordonali (Lega),
Giangiacomo Calovini (Fratelli d’Italia) e Adriano Paroli (Forza Italia), che promettono di continuare a collaborare con commissario, Regione, Comune: «Dobbiamo fare di tutto per raggiungere l’obiettivo di iniziare i lavori nel 2023». Nel contempo però ricordano che «dopo dieci anni ci troviamo ancora al punto di partenza, a dimostrazione di come il tema sia complesso e la semplificazione fatta in questi anni da parte del sindaco
si sia rivelata controproducente. Chi in passato ha fatto campagne elettorali sul tema della Caffaro ora ha una enorme responsabilità politica nei confronti di questa situazione».
I 5 Stelle Ferdinando Alberti (consigliere regionale) e Guido Ghidini (consigliere comunale) accusano la struttura commissariale di pressapochismo: «Inspiegabile il fatto che Nova non si sia accorto che la base d’asta fosse talmente fuori mercato da far disertare praticamente tutti i possibili concorrenti». Promettono di chiedere, attraverso i loro pa r l ament a r i , un’estensione del sin, più fondi, la bonifica anche dei giardini privati e l’uso di tecnologie innovative e più economiche. (p.gor.)