Il Jolly Resort & Spa resiste ma passa di mano per la quarta volta Ancora anonimi i nuovi acquirenti: all’asta il prezzo caduto a picco
La ski-room con armadio personale e asciuga scarponi è tra i vizi inclusi nel prezzo di una camera standard, insieme alle docce emozionali, alla palestra e all’accappatoio per la spa: il tribunale ha autorizzato la prosecuzione di ogni servizio e trattamento su prenotazione. Il Jolly resort - mitologico hotel di Ponte di Legno - ha mantenuto le quattro stelle, il ristorante-pizzeria e le ottime recensioni su tripadvisor nonostante sia andato all’asta quattro volte. Al momento, è gestito dal vecchio proprietario, la società Corno d’Aola: gli anonimi acquirenti che l’hanno rilevato dovrebbero subentrare tra qualche mese. Il valore della struttura è sceso asta dopo asta, crollando da 11 a 3,5 milioni. Comprarlo è stato un affare. Anzitutto, per la posizione: l’albergo è a 300 metri dalle piste da sci e a 100 dalla partenza della cabinovia. Poi, per le dimensioni: oltre alle camere, al bar e alla pizzeria, gli ospiti hanno a
disposizione 25 appartamenti tra mono, bi e trilocali. Tutti dotati di doccia idromassaggio, tv e arredamento moderno. Tutto dovrebbe restare al suo posto, nonostante il cambio di proprietà. Lo scorso maggio, Corno d’Aola ha chiesto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo al tribunale di Brescia. A ottobre, è stata predisposta la proposta definitiva del piano. I giudici dovrebbero esprimersi nei primi mesi del 2023. In ogni caso, la domanda di concordato non sottrae alla società che l’ha proposta la gestione dell’impresa che continua normalmente per l’attività ordinaria. Nonostante l’aggiudicazione all’asta, il decreto di trasferimento a favore dell’aggiudicatario non è stato ancora emesso. Ma sono i tempi tecnici della burocrazia.