Piazza intitolata agli agenti morti L’omaggio del Capo della polizia
A Breno Lamberto Giannini ha ricordato Antonino Marino e Salvatore Sorbera
Lamberto Giannini, capo della polizia italiana e direttore generale della Pubblica sicurezza dello Stato, ieri mattina da Roma è volato in Valle Camonica per inaugurare l’ufficio passaporti a Darfo e per ricordare due agenti morti in servizio negli anni ’50, Antonino Marino e Salvatore Sorbera.
La nebbia a Montichiari ha ritardato l’atterraggio, poi un elicottero ha portato il prefetto Giannini fino a Darfo. Qui, dall’estate del 2018, la Questura, grazie a una convenzione con la comunità montana, ha attivato un ufficio passaporti. Avviato in maniera sperimentale, oggi rilascia 30 passaporti al giorno, dal lunedì al giovedì, e si rivolge ai residenti nei quaranta comuni della Valle Camonica e, da settembre scorso, anche a quelli nei comuni del Sebino bresciano. I locali sono stati sistemati dal comune di Darfo Boario Terme e si trovano all’interno della caserma del distaccamento della polizia stradale. Ieri mattina la benedizione e il taglio del nastro. «Il sogno a cui stiamo tuttora lavorando — ha spiegato Alessandro Bonomelli, presidente della comunità montana — è di avere un commissariato di polizia che collaborando con carabinieri e guardia di finanza potrebbe incrementare la sicurezza del nostro territorio». Ad aspettare il prefetto Giannini c’erano i bambini delle scuole e tanti amministratori locali: «E’ la prima volta che il capo della Polizia viene in valle Camonica — ha sottolineato il sindaco di Darfo Dario
Colossi — e dimostra la vicinanza delle principali istituzioni dello stato ai cittadini che vivono lontano dai centri urbani». A Breno Lamberto Giannini ha inaugurato la piazza, adiacente al municipio, da ieri intitolata a Antonino Marino e Salvatore Sorbera, due agenti della Polizia stradale deceduti, rispettivamente, nel 1957 a Malegno all’età di 23 anni e nel 1958 a Marone a 24 anni mentre erano in servizio sulle loro motociclette, come ha ricostruito Maurizio Marinelli, presidente della sezione di Brescia dell’associazione nazionale Polizia di stato.
Lamberto Giannini era accompagnato dal prefetto e dal questore di Brescia, Maria Rosaria Laganà e Eugenio Rodolfo Spina. A loro e a tutti i cittadini e amministratori incontrati, il Capo della polizia ha lasciato questo messaggio: «Ho visto che il lavoro della polizia di Stato e delle forze dell’ordine in generale è molto apprezzato dai cittadini che, qui, abitano un territorio bello e operoso, pieno di persone che sono solite lavorare duramente e sanno apprezzare chi lavora come loro».