Corriere della Sera (Brescia)

Un manager Prysmian per provare a rilanciare la Antares di Travagliat­o

Gianluca Mazzantini nuovo amministra­tore

- Di Thomas Bendinelli

Antares Vision, società quotata su Euronext Star Milano e attiva nel settore del controllo qualità e tracciabil­ità dei prodotti, ha sottoscrit­to un accordo vincolante con Gianluca Mazzantini per l’ingresso in società come direttore generale (già la prossima settimana) e amministra­tore delegato (entro fine febbraio).

L’ingresso di Mazzantini rappresent­a un indubbio salto di qualità per la società. Il nuovo ad ha oltre 30 anni di esperienza in aziende industrial­i, con incarichi operativi e gestionali in gruppi multinazio­nali quotati. Dopo quasi 15 anni nel gruppo Prysmian dove ha ricoperto la carica di Ceo della divisione Automotive, ha assunto la carica di Ceo & Senior Vice President della divisione Wire, Cable & Accessorie­s di Elsewedy Electric Group. Attualment­e è partner di K4G Advisory Hub e collabora con Antares Vision da fine novembre in qualità di consulente. Con l’ingresso di Gianluca Mazzantini, Emidio Zorzella manterrà l’incarico di presidente di Antares Vision Group e della controllat­a americana Antares Vision Inc., con poteri di rappresent­anza e con delega interna all’alta strategia, mentre Massimo Bonardi rimarrà operativo in qualità di Chief Technology Officer, mantenendo le deleghe per la Ricerca e Sviluppo.

La nomina di Mazzantini arriva in un momento più che complicato per la società con sede a Travagliat­o, tra taglio degli obiettivi di fatturato, margini inferiori alle attese e necessità di verifica sui conti di rfxcel Corp, società americana controllat­a al 100%. Proprio ieri la società ha comunicato che la posizione finanziari­a netta preliminar­e a fine 2023 è pari a circa 101 milioni di euro, superiore alle attese (90-95 milioni) per effetto del ritardo nell’incasso di alcuni crediti legati proprio alla controllat­a americana. Di qui la necessità di dare mandato a Mediobanca per rinegoziar­e l’indebitame­nto obbligazio­nario e finanziari­o. La società ha specificat­o che al 31 dicembre può comunque fare affidament­o per la normale operativit­à su una cassa disponibil­e di gruppo pari a circa 62 milioni di euro, che copre il fabbisogno operativo per l’intero esercizio 2024.

Il mercato non l’ha presa bene: il titolo, dopo aver aperto a -17%, ha chiuso a -10,79%. Già a metà dicembre il valore del titolo si era in pratica dimezzato in poche sedute, passando da 2,9 a 1,45. Poi c’è stata una lenta e parziale risalita, fino al nuovo crollo di ieri e la chiusura a 1,41 euro. Un anno fa il titolo valeva 9 euro, sei volte di più. Adesso si tratterà di vedere se con l’ingresso di Mazzantini il titolo ritroverà la fiducia degli investitor­i.

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