Corriere della Sera (Brescia)

I PREDONIDEL SUPERMARKE­T E LADIFESADI PIAZZAAULE­NTI

- Vittorio P. gschiavi@rcs.it Luca Bertolo

Sanità pubblica

Mio marito, 88 anni, portatore di pacemaker dovrebbe effettuare annualment­e il controllo presso l’ospedale Monzino. Negli ultimi due anni, pur cercando di prenotare ai primi di gennaio, come da indicazion­i ospedale, risulta non esserci alcun posto da ora a dicembre...Per il prossimo anno non c’è l’agenda, ma pagando 180 euro posto subito!!

Dibattito sullamobil­ità

Qualche sera fa, un servizio televisivo sull’ultimo (ad ora) incidente mortale di un ciclista, ha mostrato una manifestaz­ione di cittadini, ciclisti e forse non, che protestava­no chiedendo all’amministra­zione comunale l’adozione più diffusa di zone con il limite di 30 chilometri orari. Non entro nel merito di questo provvedime­nto, sicurament­e ci sarebbe di che discutere. Posso però sottolinea­re un paio di cose fondamenta­li. Tutti o quasi quei signori ciclisti vestivano di scuro; ce ne fosse stato uno che uno che avesse un gilet fosforesce­nte. Ancora, come mai le loro biciclette non han

Caro Schiavi, in merito alla lettera del signor Jommi e alla sua risposta sul Corriere della Sera di ieri, mi permetto di fare una segnalazio­ne su alcuni illeciti comportame­nti che ho riscontrat­o di persona in piazza Gae Aulenti, mai visti prima né lì né altrove.

Succede che, specie nelle ore serali e nei fine settimana, si vedono entrare nel supermerca­to gruppi di giovani baldanzosi, minimo sei o sette, ma spesso anche molti di più, tra cui anche alcune ragazze, che si muovono fra gli scaffali, afferrano confezioni di prodotti, ma soprattutt­o bottiglie di generi alcolici e, cercando di evitare gli addetti, si dirigono verso l’uscita ignorando le casse.

Ho assistito a uno di questi raid, con gli addetti del supermerca­to riuniti per cercare di contrastar­li.

Una volta una cassiera, cui era stata segnalata l’uscita senza pagamento di questi giovani, ha risposto che un suo intervento avrebbe avuto come risultato il rischio di essere attesa fuori dai giovani maldestri e magari malmenata.

I protagonis­ti non sono giovani disperati: sono vestiti bene, anche alla moda, sfoggiano sneakers recenti e vanno lì per “fare la vita”.

Controlli in ritardo

Ciclisti «invisibili»

no dei catarifran­genti sui raggi delle ruote? Per non dire che sovente anche le loro bici non hanno le luci anteriori e posteriori, che credo siano obbligator­ie. Quando percorrono strade extraurban­e non illuminate, si vedono a malapena quando gli si è praticamen­te a fianco. Pensiamo quando attraversa­no le strade di notte, anche in città; pretendono

Caro Vittorio, la citta è esposta a gruppi di rapinatori seriali che prima o poi finiscono per essere intercetta­ti, più difficile è individuar­e gli autori di illeciti espropri che agiscono in gruppo e cercano di mimetizzar­si in una zona affollata. La paura della cassiera è legittima, lei non è un poliziotto o un vigilantes: chi esce da un supermerca­to deve poterlo fare senza la scorta della polizia. Quanto a piazza Gae Aulenti, altri cittadini hanno rilevato nelle ore serali “un clima ostile” e “presenze poco rassicuran­ti”: sensazioni che non devono creare allarme, ma indicano la necessità di far sentire la presenza di qualche divisa in più e di rafforzare il controllo del territorio. Esiste poi la cittadinan­za attiva che viaggia su whatsapp e sui social: è di ieri la notizia che un rapinatore che agiva nella zona di Baggio è stato arrestato dopo che la sua immagine era apparsa, in stile wanted, nei messaggi del quartiere. Milano è da sempre una città esposta ai reati predatori: oggi sono in aumento furti, borseggi e rapine di strada.

Non so chi siano e da dove vengano i giovani dei raid al supermarke­t di piazza Gae Aulenti: come è stato detto da questore, prefetto e dal delegato alla sicurezza Gabrielli, non enfatizzia­mo, ma non sottovalut­iamo. di essere visti ma non fanno nulla per farsi vedere. Loro però le vedono le macchine arrivare, come mai si guardano bene dal fermarsi?

Aggiungo, si lamentano della città invasa dai suv. Lo sanno questi signori che anche una 500L è banalmente considerat­a dalle case automobili­stiche come suv? E in ogni caso, essere investiti da un suv a 50 all’ora è opera di un pirata mentre se si viene investiti da una Panda a 90 all’ora è un banale incidente? Cerchiamo di tornare tutti a essere cittadini civili e rispettosi del prossimo, indipenden­temente dal mezzo di locomozion­e che utilizziam­o in quel momento.

Le lettere firmate con nome, cognome e città vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827703

Via Bianchi d’Espinosa

I cumuli d’immondizie

Nonostante le continue e ripetute segnalazio­ni il marciapied­e di via Luigi Bianchi d’Espinosa presenta quotidiana­mente accumuli di masserizie e immondizie che andrebbero smaltiti diversamen­te.

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