Corriere della Sera (Brescia)

Gli ambientali­sti: legge popolare per tutelare i nostri territori

- pgorlani@corriere.it

Una proposta di legge popolare sul tema della logistica e della sostenibil­ità del territorio. E che vada a stringere le maglie della legge regionale 31 del 2014, pensata sì per ridurre il consumo di suolo ma lasciando aperta la «scappatoia» dei Suap (sportello unico attività produttive); uno strumento duttile nelle mani dei comuni, che possono così prevedere altro cemento al di fuori della programmaz­ione dei Pgt (che tra l’altro nel Bresciano cubano altri 4-5 mila ettari di potenziali edificazio­ni). Ci stanno lavorando con serietà tanti ambientali­sti bresciani che si stanno ritrovando con assiduità: ieri mattina alle Acli di Chiari, sabato prossimo (16.30) al teatro di Manerbio, dove l’associazio­ne Conoscere&Partecipar­e ha invitato i consiglier­i regionali eletti in provincia (5 hanno già dato conferma) e sindaci della Bassa. Ieri a Chiari, oltre a svariati circoli di Legambient­e (da quello locale a quello Valle dell’Oglio) c’era anche il professor Paolo Falbo (docente di UniBs a Economia) che sta disegnando le non semplici coordinate normative della proposta di legge. Presente anche la presidente regionale di Legambient­e, Barbara Meggetto, che ha ricordato come il sodalizio ambientali­sta abbia più volte proposto di rivedere le norme regionali e nazionali sul consumo di suolo. «Una stretta sulla devastazio­ne dei nostri territori è quanto mai urgente: i costi ambientali e sociali della logistica, dalle isole di calore all’aumento del traffico sovralocal­e, sono ben superiori ai benefici economici» dice Dario Selleri, portavoce di Conoscere&Partecipar­e. «L’idea è quella di organizzar­e per marzo in città una grande manifestaz­ione, coinvolgen­do forze ambientali­ste e società civile» chiude Franco Ferrandi, presidente del circolo Legambient­e Valle dell’Oglio. (p.gor.)

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