Sì allo psicologo di base nelle case di comunità
Ieri il consiglio regionale ha approvato il piano cave della Provincia di Brescia, ad 8 anni dalla scadenza del precedente. Un piano che vieta il riempimento delle cave esaurite, per evitare —come successo spesso in passato — diventino discariche, ha ricordato Giorgio Bontempi (FdI) nel presentare il provvedimento a fine giornata, quando la stanchezza regnava in aula.
«Un piano che ha ridotto gli ambiti estrattivi da 53 a 38, ha escluso le cave in falda e prevede il recupero a fine scavo come bacini idrici o aree verdi. Un piano che aggiunge 32 milioni di mc agli 11 milioni residui del precedente; a fronte dei 100 chiesti dagli operatori» dice l’assessore all’Ambiente Giorgio Maione. Un piano che però prevede forti concentrazioni di escavazione in pochi comuni: il 25% (ovvero 11 milioni di mc) tra Ghedi e Montichiari, quasi 5 milioni a Montirone, comune interessato da uno dei 4 ( su 27) emendamenti approvati dalla maggioranza (gli altri riguardano
La Lombardia avrà lo psicologo di base. Riceverà tutti i cittadini nelle case della comunità. Lo ha deciso ieri il consiglio regionale approvando il disegno di legge che si era arenato nel dicembre 2022 (portato avanti dall’allora vicepresidente della commissione sanità Simona Tironi) e stanziando 12 milioni per il triennio 2024-26. Bocciata la mozione dell’opposizione per aumentare il fondo per il contrasto dei disturbi alimentari (ne soffrono 50mila giovani solo nel Bresciano): per la maggioranza è superata visti gli impegni presi dal ministro e dell’assessore Bertolaso.