La fame di posti letto: solo uno ogni 32 iscritti Sulmercato costi folli
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Se si chiede agli studenti universitari di elencare la prima delle criticità la risposta è sempre la stessa: il caro affitti e la mancanza di stanze negli studentati dell’ateneo. Vero è che — come pubblicato in un’inchiesta del Corriere Brescia del 21 settembre (leggibile sulweb)— il numero di posti letto della nostra statale di Brescia è il migliori in Lombardia
insieme a quelli di Politecnico e Bocconi. Ma se si analizzano i numeri sono davvero pochi: meno di cinquecento— 468 per la precisione — su oltre 15mila iscritti. Uno ogni 32 studenti. Ne servirebbero come minimo il doppio. Già, perché a settembre solo uno un neo iscritto su cinque (di quelli che hanno fatto domanda) è riuscito ad avere un
Ca Noa L’ex hotel a 4 stelle recuperato dall’Università alloggio: 272 le matricole che hanno fatto richiesta ma solo 61 posti disponibili (gli altri sono occupati da iscritti agli anni successivi, dagli Erasmus e da ospiti per mobilità internazionale). Posti letto che non sono regalati. Anzi. Una famiglia con Isee da 24mila euro deve sborsare 330 euro al mese per una camera singola del figlio.
Sempre meglio che indirizzarsi sul mercato privato, dove la disponibilità di alloggi si è rarefatta con l’esplosione del fenomeno Airbnb. Una doppia (e non in zona universitaria) costa 350 euro al mese. Ma trovarla è un’impresa. Stando ai dati di Campus edilizia, gli alloggi in affitto in città sono calati di 10 volte in 8 anni: solo 130 quelli a disposizione. L’università, dopo aver recuperato cento posti letto nell’ex Ca Noa, non ha in programma la realizzazione di altri