Corriere della Sera (Brescia)

«Incidenti? Velocità prima causa»

- V.Mor.

«Sono convinto che è meglio un tutor mobile che una postazione fissa». A dirlo è Roberto Merli, presidente dell’associazio­ne Condivider­e la strada della vita di Brescia. «Una postazione fissa— spiega— rende nel punto dove è stata sistemata, ma cinquanta metri più avanti l’automobili­sta può di nuovo correre. Per questo credo siano più efficaci altre soluzioni. In generale penso che il buon senso dovrebbe essere la base di tutto». «La velocità— aggiunge— è la prima causa degli incidenti stradali. Va fatto di tutto per far capire agli utenti di rispettare le regole. Ben 90 incidenti su 100 sono causati dalla velocità. Bisogna fare di tutto per trovare un deterrente e tra questi ci sono, sicurament­e, i rilevatori di velocità». Del resto, se è vero che tra Brescia e provincia ci sono ben 388 autovelox (fonte Coyote Group), occorre ricordare che nel territorio bresciano ci sono tanti, troppi, morti lungo le strade. Come rilevato dall’associazio­ne Condivider­e la strada della vita, nel 2023 i decessi stradali sono stati 61. Di questi, ben 51 erano uomini e dieci le donne. Il mese che ha fatto registrare il maggior numero di incidenti mortali è stato agosto, con otto persone decedute e la fascia d’età più colpita è quella che va dai 35 ai 64 anni: ben 31 morti. I motociclis­ti morti sono 24, proprio come gli automobili­sti. I ciclisti deceduti sono stati cinque, compreso un uomo su un monopattin­o elettrico, tre i pedoni. La maggior parte degli incidenti mortali sono avvenuti mercoledì e domenica, 11 a testa. Infine la fascia oraria critica è stata quella tra le 12.30 e le 18.30: 28 morti.

"Merli Nel 2023 sono stati 61 imorti nel bresciano: tra questi 24 erano bikers e 5 ciclisti

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