Patrimoniilleciti per600milioni Piùreaticontro lalibertàsessuale
Piazza Loggia, al via i due processi
stro lavoro e dei risultati che avete raggiunto, che non sono affatto scontati». Passa al concreto: «Rispetto agli indicatori del Pnrr — ormai per noi linfa vitale, estremamente vincolante però anche positivo e necessario— il distretto di Brescia è uno tra i primi in Italia». Il ministero ne ha «rimodulato i vincoli ristretti iniziali, con una prudente misurazione delle necessità per far funzionare bene la giustizia: uno sforzo in buona parte premiato che continua». Perché «la precarietà dell’assunzione di un collaboratore dell’amministrazione della giustizia è una fonte di demotivazione: chi entra pensa subito a trovarsi un posto nuovo, perché sa che il suo contratto è a termine». Comincia la formazione, produce efficacemente, poi se ne va: «È una perdita intollerabile e soprattutto irrazionale. Quindi lo sforzo è quello di rendere più stabili e appetibili l’attività del personale». Poi snocciola i numeri, del distretto bresciano: 250 assunzioni di amministrativi tra il 2020 e il 2023, 186 addetti arrivati per l’Uffico del processo. «Ma sono convinto che noi dobbiamo rendere attrattiva la carriera di chi entra nella giustizia, dare una prospettiva»: i candidati ora sono insufficienti rispetto ai posti disponibili, anche a Brescia.
Per la prima volta all’inaugurazione dell’anno giudiziario il ministro della Giustizia
●
● Focus sulla Strage e i processi che stanno per iniziare ma anche sui patrimoni illeciti sequestrati e il Codice Rosso
Ringrazia il ministro Carlo Nordio, per «l’attenzione» dedicata a un distretto che lo meritava, il procuratore generale Guido Rispoli. E ripercorre l’andamento dei reati nel Bresciano, soffermandosi sul terrorismo di matrice interna. Perché quest’anno ha un significato particolare. La chiama « la resilienza strage » , quella di piazza Loggia, 50 anni dopo. Perché tra febbraio e marzo, in Corte d’assise e al Tribunale minorile, «inizieranno i processi a carico dei due presunti esecutori materiali», entrambi veronesi: Roberto Zorzi, che il 28 maggio 1974 aveva vent’anni, e Marco Toffaloni, il quale ancora non ne aveva compiuti 17. «È uno snodo importantissimo — rileva il procuratore generale— perché la giustizia continua a indagare, a scavare». E lo fa a conclusione dei due tronconi del procedimento «Brescia quater » mentre di contro, «nel novembre scorso, la Cassazione ha confermato la sentenza con cui la Corte d’appello di Brescia aveva respinto l’istanza di revisione di Maurizio Tramonte» (ex infiltrato dei Servizi condannato all’ergastolo).
«Sempre più presente e difficile da arginare», continua, la criminalità organizzata, che, «di stampo prevalentemente ‘ndranghetista, tende a mimetizzarsi e a fornire servizi agli operatori economici, specializzandosi nei reati tributari»: ecco perché «sarebbe opportuno e doveroso iniziare quantomeno a riflettere affinché si studi una norma per contrastare le infiltrazioni nei territori delocalizzati» come Brescia. Di contro, «l’aggressione ai patrimoni illeciti con le misure di prevenzione e le confische si conferma il fronte più avanzato del contrasto al crimine, soprattutto quello organizzato». Nell’apposito fondo, dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023, sono arrivati sequestri per oltre 159.518 euro, di cui 88 milioni (nel marzo scorso) per crediti fiscali fittizi riconducibili al Bonus facciate, più altri 15 in misure di prevenzione. Si aggiungono 322 milioni «bloccati» prima che finissero nelle mani di presunti truffatori sotto forma di incassi, sempre in tema di Bonus edilizi, e altri 130 circa di beni immobili sequestrati o confiscati.
Altissima l’attenzione ai Codici Rossi, tanto che il pool dedicato, in Procura, passerà da sei a sette magistrati, e si chiamerà «Dipartimento violenze di genere e domestiche»: dimostrazione «della sensibilità di questo distretto» ha detto il ministro Nordio, per il quale «serve una rivoluzione culturale». A Brescia calano i casi di stalking (da 491 a 448) e di pornografia minorile (da 101 a 87) o detenzione di materiale pornografico (da 94 a 69) ma «crescono i delitti contro la libertà sessuale, da 282 a 299, e di prostituzione minorile, da 6 a 8».
Crescono anche i furti a carico di noti (da 1.215 a 1.348) ma diminuiscono quelli in abitazione, sia nei confronti di noti (da 50 a 46) che di ignoti (da 1.960 a 1.793). Crescono, purtroppo, ancora, le rapine contro noti: da 236 a 287. E le estorsioni: da 155 a 173 contro noti, da 165 a 169 contro ignoti). Aumentano le truffe sia commesse da persone note (1.831 a 2.143) che senza nome (da 2.319 a 2.397) e tornano a crescere anche le usure, da 9 a 13. Balzo in avanti anche per i reati di riciclaggio ( da 68 a 91) e di ricettazione (da 326 a 365).