Tragedie inmontagna, due vittime
A Lozio perde la vita un 50enne di BagnoloMella, a Collio caduta fatale per un 44enne di Bovezzo
Doppio dramma in montagna. Dopo aver raggiunto la cima del Cimon della Bagozza, che divide la valle Camonica e la bergamasca valle di Scalve, è scivolato sul ghiaccio e le rocce ed è precipitato per quasi duecento metri (nella foto). Fatali per Maurizio Vergolio, commercialista di Bagnolo Mella, le lesioni riportate: è morto così ieri pomeriggio a Lozio in valle Camonica il cinquantenne alpinista che era partito da Schilpario ieri mattina in compagnia di un amico e con lui era risalito fino al Passo delle Ortiche e da lì in pochi minuti erano giunti alla cima della Bagozza (2.407 metri di quota). Per tornare verso casa, avevano deciso di scendere verso Lozio percorrendo il «canale del lupo» ma per cause ancora in corso di accertamento è finito in fondo a un canalone dove si è dovuto calare il tecnico di elisoccorso del Soccorso alpino in servizio sull’eliambulanza di Brescia. Il medico, sceso con lui grazie al verricello dell’elicottero, non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Vergolio.
A dare l’allarme, l’amico e altri tre alpinisti che, sotto choc per l’accaduto, hanno a loro volta richiesto l’intervento dell’eliambulanza per tornare a valle. La salma di Vergolio invece è stata ricomposta nella camera mortuaria dell’ospedale di Esine; le indagini e gli accertamenti del caso sono stati compiuti dal
Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo guidato dal maresciallo Massimo Vezzoli. Nel territorio del comune di Collio invece, nella zona del passo del Maniva, alcuni escursionisti hanno ritrovato, ormai privo di vita, Sergio Bologna, architetto di Bovezzo: anche per lui è stata fatale la caduta da un sentiero che stava percorrendo. Aveva 44 anni.