Consigli di quartiere Domani in Aula il regolamento Appellominoranza
Sul tema della partecipazione questa volta il centrodestra risponde presente. I consiglieri comunali convocano un’assemblea nel «profondo est della città», cascina Aurora a San Polo, nella «Patria» dell’assessore Valter Muchetti e radunano oltre 50 residenti. L’intenzione degli eletti in Loggia è raggiungere una convergenza con la maggioranza affinché si approvi all’unanimità il regolamento dei Consigli di Quartiere nella seduta in Loggia fissata per domani, 29 gennaio.
Sono rimasti soltanto (si fa per dire) cinque nodi da sciogliere. L’obiettivo della minoranza è offrire maggiori strumenti agli organismi consultivi affinché i CdQ esercitino in maniera compiuta il proprio ruolo. Questa azione indurrebbe un effetto ulteriore: i 33 presidenti di quartiere diventerebbero maggiormente efficaci, non soltanto nell’inoltro delle segnalazioni ma, anche nell’esercizio del proprio spirito critico.
La prima proposta su cui il centrodestra si batte, riguarda il diniego motivato. «L’amministrazione comunale deve spiegare tutte le ragioni per cui non accoglie le richieste dei CdQ» spiega Fabio Rolfi.
L’impegno della squadra capitanata da Rolfi è dare spessore alla voce dei quartieri, quindi la richiesta di concedere a un presidente di CdQ, la relazione annuale sullo stato della partecipazione in città.
Poi c’è l’idea di normare il bilancio partecipativo, «la grande affluenza di questa assemblea dimostra che la città vuole accrescere la propria presenza nel processo decisionale della città» puntualizza il capogruppo di Forza Italia, Paolo Fontana.
Anche in merito al bilancio di previsionale, il centrodestra chiede sforzi ulteriori «bisogna lasciare ai quartieri lo spazio per presentare osservazioni e proposte» precisa Rolfi.
L’ultima richiesta di emendamento riguarda la definizione del perimetro di consultazione, attraverso paletti e obblighi definiti per la Loggia.
In attesa del consiglio comunale di domani, è in corso una trattativa tra i due schieramenti; l’obiettivo: votare all’unanimità il dispositivo. «Sono ottimista dopo gli incontri con il capogruppo Omodei. Resto convinto che nella maggioranza ci sia la volontà di accogliere questi ultimi 5 punti. Sarebbe la conclusione auspicata» rivela Mattia Margaroli (FdI).
Dall’unanimità ricercata alla rivalità elettorale. La minoranza sta raccogliendo consensi riguardo la propria idea di partecipazione, per poi individuare i candidati migliori per le consultazioni nei quartieri del prossimo aprile. «Stiamo raccogliendo parecchie disponibilità di candidatura, siamo molto soddisfatti» spiega Margaroli.