Consigli di quartiere, sintonia bipartisan
Dalla modifica del confine dei Consigli di Quartiere, alla modifica del perimetro della maggioranza. Centrosinistra e centrodestra concludono la giornata con un accordo trasversale perché, oltre al documento contro l’antisemitismo, c’è sintonia anche in merito al nuovo regolamento dei consigli di quartiere. Dopo il cammino di ascolto dei quartieri, dei consiglieri comunali e delle forze politiche, l’assessore alla partecipazione, Valter Muchetti, si dice soddisfatto: « Abbiamo accolto buona parte delle proposte che ci sono arrivate, anche quelle del centrodestra ma senza compiere alcun compromesso al ribasso» puntualizza. La sindaca Laura Castelletti saluta favorevolmente il cambio di approccio della minoranza: «Sono contenta che dopo dieci anni il centrodestra abbia capito l’importanza dei Consigli di Quartiere nella vita della città». Una critica che Fabio Rolfi non sente propria e rimarca l’apporto del centrodestra nella modifica del dispositivo: «Il regolamento del 2014 non è minimamente paragonabile a quello di oggi, neppure quello portato dall’assessore Muchetti nella prima seduta in commissione». La maggioranza accoglie le due ulteriori richieste della minoranza: una più precisa definizione del bilancio partecipativo e la relazione annuale sullo stato della partecipazione in città, la cui esposizione in commissione sarà tenuta da un presidente di Cdq. La plateale stretta di mano nell’aula consiliare tra il capogruppo Pd, Roberto Omodei e il leader del centrodestra Fabio Rolfi certifica l’accordo. «I CdQ sono un pezzo pregiato di un sistema complesso, sono una modalità in cui governare la città fondata sull’ascolto» sintetizza Omodei. Una condivisione portata a compimento sino alla fine e che ha evitato anche lo spauracchio dei 50 emendamenti del centrodestra: «Senza questi non avreste mai accolto le nostre richieste, quindi sapremo come comportarci la prossima volta» sfida il capogruppo di Fratelli d’Italia, Mattia Margaroli e Simona Bordonali della Lega aggiunge: « Se aveste avuto la volontà di accogliere le proposte perché non lo avete fatto in commissione?». Il centrosinistra non arretra riguardo il percorso di coinvolgimento intrapreso in città; l’esponente di Azione, Francesco Tomasini, ricorda che «la metà degli emendamenti del centrodestra è stata accolta in commissione».