Corriere della Sera (Brescia)

Jannikelos­ci: dapiccolob­attevapure­Franzoni

- Lu.Ber. Pietro Pisaneschi

Il passato sugli sci di Jannik Sinner è noto da tempo ai suoi fan e lui stesso domenica ha ricordato al mondo che, in un momento cruciale della sua adolescenz­a, la famiglia lo lasciò libero di scegliere tra la neve e il tennis. Optò per seconda via. Per fortuna. Ma il talento del sudtiroles­e sugli sci era ugualmente da predestina­to, come dimostrano i successi conseguiti con i suoi coetanei sino al 2012, quando Jannik aveva undici anni.

Nessuno tuttavia sa, non lo sapeva nemmeno il diretto interessat­o sin quando è stato contattato dal Corriere, che il talento bresciano Giovanni Franzoni, coetaneo di Sinner (classe 2001) con una Coppa Europa assoluta già in bacheca insieme a tre ori mondiali juniores, era presente alla gara nella quale Jannik si consacrò tra le stelle nascenti dello sci italiano. Era il 5 aprile 2009 a San Sicario, si disputava il 32esimo Gran Premio Giovanissi­mi e la vittoria di Sinner, in 45”15, stupì a tal punto gli organizzat­ori da storpiarne il cognome nei documenti ufficiali divenendo “Sinn” e basta. Al secondo posto si classificò Simon Talacci, altro 2001, oggi in pianta stabile nella squadra azzurra di Coppa del Mondo in gigante. Ma il nome di grido, rileggendo oggi la classifica, si piazzò dodicesimo: era Giovanni Franzoni, di Manerba del Garda. Arrivò a circa quattro secondi dal vincitore, un’enormità. «Ero troppo piccolo per ricordare quella gara — racconta— ma ho chiamato mia madre e lei invece ricorda benissimo (sorride, ndr). Quando domenica Sinner ha vinto, l’associazio­ne con quella gara è stata immediata. Che dire, mi fa piacere aver condiviso un tratto della mia vita con lui». Giovanni, in ripresa dopo gli infortuni, lotterà per far parlare di sé attraverso le vittorie in Coppa del Mondo: il tempo è dalla sua. Ma, nella squadra azzurra, è in buona compagnia tra coloro i quali venivano battuti dal ragazzino con i capelli rossi. Nel 2012, quando la stessa manifestaz­ione venne disputata a Falcade, Sinner finì secondo dietro a Mammarella, abruzzese che ha poi deciso di alternare lo sci al calcio a cinque. Franzoni finì addirittur­a cinquantes­imo, il miglior bresciano fu Donati (ottavo): oltre al solito Talacci, terzo, Jannik si mise alle spalle Bendotti, Ploner, e Della Vite, miglior gigantista italiano quest’anno in Coppa del Mondo. Sono passati 12 anni, ma rileggere la classifica fa effetto. Con la stessa applicazio­ne messa nel tennis, quel talento sarebbe comunque germogliat­o. Sulla neve.

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Franzoni Ero troppo piccolo, ma miamadre conferma... Felice di aver fatto con lui un piccolo tratto di vita

Sinner vinse nel 2009 davanti a Talacci, ora tra i gigantisti azzurri in Coppa del Mondo

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Sulla neve Sinner era un campione promettent­e anche nello sci, poi scelse il tennis
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