Cominelli: «Spero che si porti a termine la cintura green prevista attorno alla città»
Il parco regionale è stato bloccato a causa della bagarre tra le forze politiche. L’aperitivo di inizio anno, insieme a tutti gli iscritti del Partito Democratico, per la consigliera regionale Miriam Cominelli è l’occasione per spaziare a tutto campo dalle questioni cittadine a quelle regionali. La donna più preferenziata della Lombardia alle elezioni 2023, ripercorre la sua esperienza da assessore all’ambiente in Loggia e mostra un certo rammarico per come si sia sviluppato il dibattito sul parco regionale. «Purtroppo è stato usato come clava elettorale e non va bene». Il dualismo tra centrodestra e centrosinistra non ha aiutato «nel vedere la bagarre elettorale, l’associazionismo si è ritratto. La transizione verso il parco regionale deve essere trattata in modo laico». Cominelli ribadisce che da parte sua non ci sono mai state frenate: «Anche quando ricoprivo il ruolo di assessore, non vi è mai stata una chiusura della coalizione sul parco regionale». L’ex assessore all’ambiente in Loggia promuove l’azione dei successori, Fabio Capra prima, e Camilla Bianchi ora. Quest’ultima «sta proseguendo nel solco tracciato dal centrosinistra— dice Cominelli—. Non intendo prendermi tutti i meriti perché anche io ho dato continuità al lavoro del mio predecessore, Gigi Fondra».
Un filo rosso (o meglio, verde) lega i quattro assessori che si sono avvicendati negli ultimi 11 anni «l’avvio delle bonifiche— dice Cominelli —, che ora stanno terminando in tutti i parchi cittadini». Per Cominelli c’è anche il tema della cintura verde intorno alla città che «spero che si porti a termine» e la valorizzazione dei parchi urbani. Insomma, dal 2013 ad oggi tanta continuità negli uffici di via Marconi. «È giusto che non ci siano grandi novità— spiega Cominelli che aggiunge— se all’assessore Bianchi venissero in mente delle novità per implementare la visione del centrosinistra, io sarei la prima ad essere soddisfatta».
Una delle sfide della comunità dem in vista delle elezioni (Europee ed Amministrative) è trasformare il tema ambientale, al centro del dibattito pubblico, in voti. «L’ambiente è un argomento su cui c’è molta sensibilità, quando nasce un problema, si forma subito un comitato spontaneo di cittadini» aggiunge Cominelli, dunque il Pd si interroga sulle modalità in cui canalizzare questa partecipazione in consenso «la vittoria in regione Lombardia di un centrodestra negazionista del cambiamento climatico, ci ha costretto ad avviare una discussione profonda».
Riguardo l’attività a Palazzo di Regione Lombardia spicca il piano cave, approvato in consiglio. «Ci hanno accusato che questo piano sia stato licenziato dal Broletto guidato dal centrosinistra. In realtà il Pd ha due consiglieri provinciali, Antonio Bazzani e Filippo Ferrari che non hanno partecipato al voto, il Pd provinciale ha mosso critiche assolutamente in linea con quelle portate avanti dal gruppo in consiglio regionale quindi noi siamo coerenti e rivendichiamo la nostra contrarietà ad una volumetria eccessiva». Dai banchi della minoranza in regione, Miriam Cominelli non rinuncia alle proprie battaglie sulla mobilità sostenibile. «Il trasporto su gomma in Lombardia è un disastro. Parlo per conoscenza diretta, i miei genitori si recano spesso da Nuvolera a Brescia con i mezzi pubblici e sono i primi a rendersi conto di come sia peggiorato il servizio. Dalla regione mancano visione e supporto economico».